Ero da poco arrivata in ... di Anonimo Amalfitano, da I racconti di Milu

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<Jocker>
view post Posted on 1/4/2011, 14:29     +1   -1




Ero da poco arrivata in clinica per il turno di notte. Avevo visitato un infartuato e stavo per recarmi nella mia stanzetta quando vidi Ketty, che con fare sospetto apriva pian piano la porta di Anna, una sciatrice molto bella a cui erano state ingessate entrambi le mani e un avanbraccio.

Ero sicuro che Ketty fosse completamente lbs;

colleghi medici mi avevano detto che con lei non

c’ era niente da fare e che credevano fermamente che fosse una lesbicona per tanti motivi.

Mi fermai, vidi Ketty aprire la porta entrare e pian piano richiuderla alle sue spalle.

Aspettai qualche secondo e poi mi avvicinai a quella porta.

A me piacciono molto le donne, ma ogni tanto mi concedo a qualche maschietto,basta che sia poco dotato e fisicamente quasi impotente.

Mi piace tantissimo Ketty,una brava e bella infermiera a cui piace troppo lavare le belle donne.

Ma a Ketty io sicuramente non piaccio o meglio forse si vendica per il fatto che io vado anche coi maschietti.

A quell’ ora non passa mai nessuno per quel corridoio per cui spiai dal buco della serratura.

Ketty si era avvicinata alla ragazza e la baciava avidamente avendo infilato la mano destra sotto le coperte.

Finito il lungo bacio,alzò le coperte e mise meglio a nudo Anna sollevandole la camicia fin sopra le bellissime tette.Doveva portare una quarta o quinta misura.

Pensai che forse era venuto il momento di vendicarmi dei rifiuti di Ketty.

Controllai se avevo in tasca la piccola webcam che serviva anche come fotocamera e poi eccitatissima,

misi la mano destra tra le mie gambe, scostai le mutandine e iniziai a carezzare la mia bella passerottina.

Vidi Ketty aprire il camice e offrire le sue tette, misura terza alla bocca avida di Anna.Peccato pensai che la ragazza avesse le mani ingessate.

Diedi uno sguardo al corridoio; c’ era sempre la luce notturna e nessun’ anima viva.

Ritornai con l’ occhio al buco della serratura e vide che ora Ketty con la destra si toccava fra le gambe con la bocca baciava la fichetta dell’ amica e con la sinistra le tormentava i capezzoli.

La povera Anna mi faceva pena per il fatto di non poter muovere le mani,forse la cosa più importante, in un rapporto fra donne.

Ketty avrebbe voluto tenere quattro mani, poi

l’ eccitazione ormai allo spasimo e il silenzio le fecero prendere una decisione:Si tolse le mutandine che mise nel camice,salì sul letto e con movimenti lenti per non creare problemi ad Anna riuscì a mettere la sua fica vicino alla bocca di Anna e la sua bocca vicino al sesso dell’ amica.

Iniziava un magnifico 69; dovevo smetterla di toccarmi quello era il momento buono.

Mi alzai preparai la fotocamera aprii la porta e scattai foto in sequenza.

Si erano mosse poco o per non farsi male o perchè istupidite dall’ eccitazione.

“ Ketty, ora se non farai tutto quello che tidirò io queste foto andranno al direttore dell’ ospedale e magari anche alla stampa.

“ tutto quello che vuole, dottoressa”

Anche Anna disse: “ No, per carità non le faccia vedere a nessuno.

“Va bene non vipreoccupate”,replicai, “basta che Ketty sia disposta a fare la mia schiavetta e tu Anna dovrai partecipare al gioco, ora vado via ricomponetevi.

Sono passati molti giorni, Anna è guarita,Ketty si è dimostrata dolce, mi ha chiesto cosa doveva fare ed io le ho detto che le avrei fatto sapere.

Finalmente il giorno atteso era giunto.Avevo preso tre giorni di ferie dalla clinica. Il primo giorno avevo preparato la camera mettendo due materassi matrimoniali al centro dei quali alcuni cuscini.

Avevo preparato dei fermi con i quali avrei legato mani e piedi di Katty.

Le ragazze arrivarono puntuali alle 9 del mattino.

Erano allegre,Ketty non sembrava aver capito che doveva essere una punizione.

Offrii loro da bere e delle caramelle che avevo preparato personalmente e che io usavo , a volte

per me.

Contenevano sostanze stimolanti e afrodisiache.

L’ ultima volta che avevo preso due caramelle perchè mi sentivo un poco frigida ero riuscita a toccarmi 6 volte nel giro di due ore e vavo goduto come una pazza tutta sola.

Le feci fare un bel bagnetto, l’ asiugai indugiando sulle sue aperture ,sulle tette e sulle natiche.

Dovetti smettere perchè iniziavo a bagnarmi.

Mi rilavai la passera con acqua fredda e misi un altro paio di mutandine.

Posizionai Ketty bocconi con sotto la pancia alcuni cuscini, le legai le mani e i piedi avendole divaricate le gambe e lasciandole i vestiti addosso.

Poi bendai Ketty e le dissi che qualcuno non doveva sapere chi l’ avrebbe spogliata,accarezzata baciata fino a farla stare male.

Anna già sapeva cosa doveva fare ma non sapeva che un uomo anziano al quale ero molto legata avrebbe assistito alla scena prima spiando con una telecamera e poi intervenendo ma solo come voyeur e manomortista perchè aveva problemi

d’ erezione.

Anna si mise carponi dietro a Ketty, le alzò la gonna e iniziò a baciare la carne scoperta dalle mutandine, poi pian piano scostava l’ indumento e accarezzava e baciava la pelle scoperta.Io con la telecamera riprendevo la scena che Mario riceveva nell’ altra camera.

Le gambe erano molto divaricate per cui si vedeva molto bene l’ ovoide pieno della fica di Ketty, che Anna prima iniziò a pizzicare con dolcezza poi a insinuare le dita sotto le mutandine e tormentare la fessura ,le grandi labbra, il clito.

Ketty iniziò ad emettere particolari gemiti di piacere.

Anna scostò le mutandine e insinuò la sua lingua affamata nel buco culino e mostrandomi ciò che faceva fece scivolare la lingua nel solco fino a introdurne la punta nel buco uterino, poi la ritrasse.

Prese un paio di forbici e tagliò le mutande della sua patner.

In quella posizione si vedeva anche il boschetto pubico molto folto di lunghi peletti e tutta la fichina spalancata di un rosso ciliegia acerba.

Con un pezzo delle mutandine asciugò l’ eccesso di umori biancastri e iniziò di nuovo a succhiarla avidamente.

Poichè Ketty cercava di muovere il sedere Anna le diede due sonori ceffoni sulle natiche.

Dovetti togliere la mano destra dalle mie mutandine perchè la telecamera non era ferma e Mario collegato con me via audio mi diceva di non muoverla.

Poi mi disse che voleva entrare. Entrò e iniziò a toccare e denudare le grosse mammelle di Ketty.

Anna si scostò, Mario accarezzò le natiche e la passera scoperta di Ketty che al contatto di quelle nuove mani giuse vistosamente all’ acme del piacere.Mario estrasse il suo pisellino piccolo piccolo lo agitò e venne con piccoli ma acuti gemiti, quindi ritornò nella sua stanza.Anna si era seduta su una poltrona e con le gambe divaricate e gli occhi chiusi si toccava velocemente la fichina avendo insinuato la mano sotto le mutandine bianche e bagnate e gemette gridando: “ Si, si, si”in uno spasimo struggente e delirante di godimento.

Io ero l’ unica a non aver goduto nemmeno una volta allora poggiai la telecamera sul treppiede, posizionai lo zomm in modo che si potesse vedere tutto e iniziai a spogliarmi.
 
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