Canto d’amore, dal web

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°Monique°
view post Posted on 31/3/2011, 21:10     +1   -1





Di nuovo insieme.
Abbiamo trascorso altri pomeriggi d’amore insieme. Stavolta, però, abbiamo chiuso fuori dalla porta il tempo e i suoi travagli.
Niente ci può turbare: due giorni tutti per noi.
Da molte settimane sognavi di passare la notte con me. Lo hai voluto fortemente e oggi il sogno si avvera. I tuoi occhi brillano di gioia ed emozione, parlano d’amore.

Mi baci, mi accarezzi, ci amiamo, ci lasciamo travolgere dalla passione. Ne abbiamo bisogno immediato e dopo la tempesta, restiamo abbracciati, occhi negli occhi, pelle a pelle, bocca a bocca a parlare d’amore, ad accarezzarci, a stupirci, a baciarci, a desiderarci ancora.

Le tue dita scorrono lentamente lungo la schiena, si soffermano sui glutei, proseguono lungo le cosce, e giù sino alle caviglie.

Sono le tue mani che parlano per te, che mi comunicano le tue sensazioni, le tue emozioni. Parlano anche d’amore, di sogni, di speranze… di te, di me, di noi.

Risali lentamente a sussurrarmi nell’orecchio parole che non distinguo: quei respiri rapiscono i miei sensi. Sai di stordirmi quando lo fai e insisti. Scalpito, devo voltarmi per incorporarti, avvinghiarti a me.

Ma tu non cedi al mio richiamo, e riprendi ad accarezzarmi tutta, penetrandomi con gli occhi. Le tue mani scivolano sui fianchi, torturandomi, per soffermarsi poi sul ventre, per poi scendere sul pube. Insisti su quel punto, sul basso ventre, che sai essere fonte di potente eccitazione.
Il ritmo delle tue carezze è incalzante adesso, premi lievemente su quella zona così fortemente erogena, mentre un dito si fa strada in me.

Con le mani unte di olio di mandorla che avevi messo in valigia ed è ora accanto al letto, ti fai largo con due dita e inizi… lentamente… il massaggio tantrico.

Ti adoro, massaggiando le pareti del mistero, esplori con decisa delicatezza. Il mio mistero è ora svelato ed è fonte inesauribile alla quale attingi. È fonte, è vita. Un fiume in piena ed è quello che ti aspettavi: mi conosci, sai come farmi rompere gli argini.

Le tue dita continuano, tre o forse quattro ormai, nel mistero offerto senza ritegno. Mi puoi guardare così spalancata, non ho vergogna mentre le tue dita continuano a massaggiarmi dentro. Le porti alla mia bocca, per consentire anche a me di riconoscere il mio sapore. Le lecco inebriata, ma ti imploro di riportarle alla fonte del piacere.

Sai che non ti chiederò di penetrarmi, perché voglio continuare a godere ancora e ancora delle tue dita. Sentire il mio corpo nelle tue mani, esalta i sensi e anche tu vuoi sentirmi così, come se mi tenessi stretta a te. Non lasciarmi adesso, puoi penetrarmi dopo, c’è tempo.

Continua così, ti prego. Vengo ancora tre, quattro, tante volte, non so quante, perché nell’estasi, perdo completamente la testa. Non distinguo, non vedo, sono completamente in balia. Lo dici sempre che sono la tua acqua, il mare impetuoso che tutto travolge e ti avvolge.

La mia essenza fruttata, densa, cremosa, si espande sul letto ormai fradicio.

Adesso affondi il tuo viso fra le mie cosce per assaporare direttamente dalla bocca tutto il mio nettare. Poi cambi. Carezze di lingua vellutata, morbida mi procurano un orgasmo diverso, ma non meno intenso.

Ecco il tripudio dei sensi: con le mani percepisci ogni vibrazione che la pelle di seta sensualmente emana; con la bocca gusti il frutto prelibato; con le orecchie senti ogni mio gemito, nelle narici l’odore della nostra passione; con gli occhi ti perdi nel mio abbandono lascivo; nel mio volto trasfigurato cerchi i miei occhi che non s’aprono perché in orbita, volo oltre le nuvole. Li aprirò quando il cuore rallenterà i suoi battiti, alla fine di questo viaggio nel sublime, nell’estasi assoluta.

Riapro gli occhi sorridendoti e tu ricambi, appagato ugualmente, anche se dovresti esplodere. Ma no, tu non sei così. Entri dentro me e riprendi quello che per me è un altro viaggio nella mia misteriosa terra irrigata, dove, finalmente depositerai il tuo seme, per raccogliere ancora nuovi frutti.

Ma non ancora. Non puoi più uscire, sei avvinghiato. Il mio sesso ti avvolge, si contrae e ti trattiene. Rallenti per non cedere e riprendi, amandomi ancora intensamente. Sono in trance, sei così innamorato da travolgermi… stiamo volando insieme. Siamo tutt’uno, perfettamente sincronizzati, mentre mi sussurri:

ti amo, sei la mia donna, l’unica. Mi appartieni, sei solo mia e io tutto tuo. Niente ci dividerà, siamo una cosa sola. Ti amo immensamente, amore mio.

 
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