[Incesto] Anna, la mia calda e “stretta” cuginetta

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MissDesiderio
view post Posted on 5/10/2017, 21:16     +1   -1




Fonte: www.pornoracconti.com

Io e Anna ci frequentiamo molto ultimamente e il motivo è che balliamo insieme i balli latino americani. L’idea è stata di sua madre, la quale ha pensato che facendola accoppiare con me nelle gare regionali, lei fosse fuori pericolo. Faceva i conti senza la mia voglia sessuale che è ben al di sopra della media.

Io sono un ragazzo che per essere soddisfatto, deve almeno scopare due volte al giorno, fortunatamente ho una ragazza che mi soddisfa abbastanza, ma questo non è bastato a salvare la fighetta della mia cara cuginetta. I balli che facciamo sono di per se stessi erotici, onestamente all’inizio ho cercato di resistere e di non pensare ad Anna, ma poi quando lei dopo poche volte che uscivamo a cominciato a mettere quei vestitini da gara che praticamente mettono in risalto il suo corpo, facendola ancora più desiderabile, io piano piano mi sono accorto che diventavo sempre più libidinoso nei suoi confronti e che anche le mie azioni lo erano di conseguenza.

Nei balli diventavo più provocante e le mani cominciavano a sfiorare i suoi seni e il suo sedere molto più spesso del dovuto. I passaggi obbligati di certe figure, mi permettevano di stringerla e avvinghiarmi al suo corpo e molte volte mi eccitavo e senza pudore mi spingevo addosso a lei per fargli sentire il mio eccitamento. Avevo notato che lei, quando sentiva il mio cazzo duro, faceva delle espressioni imbarazzate ma che non si spostava e questo per me era già un tacito consenso. Probabilmente erano mie fantasie, ma la voglia cresceva dentro e così quel giorno sotto le feste di natale ho deciso di farle il mio regalo.

La invito a casa mia a fare delle prove e le dico di vestirsi come se fossimo in gara. Lei arriva con una mini rossa e poco altro sopra. È veramente sensuale con quel suo vestitino da gara e quando comincio a farla girare per la sala, sento subito il mio eccitamento crescere. Siamo soli in casa, ho fatto in modo che i miei genitori non ci siano quel pomeriggio, così le dico che voglio provare un pezzo nuovo molto sensuale: ho trovato un bolero ritmato che secondo me è veramente travolgente, lo metto su e comincio a stringerla dicendo quali passi sono da fare. Lei pur avendo una mini, ha anche un piccolo spacco laterale che lascia il massimo di libertà nei movimenti e nello stesso tempo mi fa vedere che porta uno slippino piccolissimo.

Non avevo bisogno di quella ulteriore tortura sessuale, ma ben venga anche quella: comincio a metterle una gamba in mezzo alle cosce, come se ballassimo un tango e le mie mani scivolano sul suo corpo con la scusa che devo fare dei passaggi nuovi. Lei cerca di seguirmi e mi chiede cosa deve fare, io le dico di girarsi e spingere il bacino verso di me, come in una situazione sessuale, lei mi guarda, ci pensa un attimo e poi esegue quel movimento rotatorio col suo culo proprio sul mio cazzo in tiro. A quel punto, io le metto una mano tra le gambe e vado a poggiarla sotto la mini all’altezza dello slip e spingendo contro ila sua fica, sento quanto è bagnata.

Il coraggio di farlo mi è venuto quando ho visto i suoi capezzoli duri sotto la camicetta e quando, guardandola in viso, ho riconosciuto la tipica faccia di una persona eccitata. Lei lancia un piccolo gemito e invece di togliermi la mano, spinge ancora di più il suo bacino sul mio cazzo duro e ci rotea il sedere. Io non capisco più niente, la spingo verso il divano, la faccio piegare facendole mettere le mani sul divano e in quella posizione a carponi, mi abbasso i calzoni e slip e spostandole di lato il piccolo perizoma, le metto dentro in un colpo solo tutto il mio cazzo.

Sento la sua tenera carne farmi spazio e sento anche i suoi sospiri di dolore misto al piacere per la mia intrusione violenta. Le prendo i fianchi e comincio a scoparla con una passione estrema, il calore di quella figa attorno al mio cazzo è esasperante, sento che è ben stretta e capisco che le sue esperienze sono veramente al lumicino: mentre la scopo selvaggiamente, le chiedo quanti ne ha presi di cazzi prima del mio e lei pudicamente, con la voce rotta dal piacere, mi risponde che ne ha preso solo uno, ma che non c’è paragone col mio, che io sono più grosso e che la sto facendo morire dal piacere, al che io la scopo ancora più violento e subito sento che lei smette di gemere e comincia a urlare per il suo primo godimento.

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