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| In questi casi la prudenza è un obbligo, ma dopo la ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista Cell, coordinata da un gruppo di ricercatori americani e testata in oltre 350 laboratori sparsi nel mondo, il "pillolo" per gli uomini potrebbe davvero fare il suo ingresso nel mercato farmaceutico globale.
Il primo contraccetivo in grado di controllare la fertilità maschile in modo reversibile e senza conseguenze sul comportamento sessuale sembra trovare tutte le risposte nella molecola JQ1 che grazie alla sua capacità di attraversare le pareti dei tessuti sanguigni dei testicoli senza trovare ostacoli è in grado di interrompere il processo di maturazione degli spermatozoi, che tornano 'sani' non appena la somministrazione della molecola viene interrotta.
La notizia è stata battuta dall'Ansa pochi minuti fa. In contrasto con le numerose alternative valide a disposizione per la contraccezione femminile, quella maschile è attualmente possibile solo mediante profilattici, il cui uso non risulta sempre efficace, oppure tramite la vasectomia, che ha lo svantaggio di essere un’operazione chirurgica definitiva, o ancora per mezzo del coito interrotto, che non protegge da malattie trasmissibili ed ha una bassa efficacia. La ricerca di una soluzione farmacologica valida anche per gli uomini è stata sperimentata con successo sui topi. I primi traguardi raggiunti con un'apposita terapia devono ancora essere testati sugli uomini e hanno bisogno di ulteriori e lunghi periodi di verifiche ma la strada verso un nuovo modo di intendere i rapporti sessuali sembra essere tracciata.
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