Stefano e la portinaia porca, dal web

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<Jocker>
view post Posted on 24/2/2012, 22:46     +1   -1




Da quando aveva traslocato nel suo nuovo palazzo, Stefano, era veramente cambiato, e non poco: aveva conosciuto un sacco di gente, era entrato a far parte di una nuova compagnia di ragazzi, a scuola, e ogni sera, quando si affacciava alla finestra della sua camera, scorgeva sempre quella bella donna bionda, sui quarant'anni, che rientrava a casa dopo aver fatto la spesa, piuttosto in fretta, con passo lungo e deciso.

Ogni volta, Stefano si domandava come potesse essere la vita di questa bella donna, ancora giovane ed avvenente, al punto che non si faceva mai mancare di mostrarsi in giro con un bel paio di pantaloni scuri, aderenti al punto giusto, che davano al culo di quest'ultima un aspetto meraviglioso: sembrava che fosse scolpito dalle mani esperte dei più bravi scultori italiani del Cinquecento.

Quando scendeva le scale, per uscire dal palazzo, Stefano la incontrava piuttosto spesso: Ambra, questo era il nome di questa magnifica quarantenne, non mancava mai di sorridergli, salutandolo sempre con simpatia, rivolgendogli uno sguardo tra l'amichevole e quel qualcosa in più che, col passare del tempo, aveva finito per far convincere il giovane, che questa donna potesse voler da lui qualcosa di più che un semplice saluto e due parole scambiate frettolosamente all'ingresso del palazzo. In effetti, Stefano non si sbagliava, anche perché Ambra era una donna molto procace, dalla voce peraltro sexy, capace di accendere il desiderio di ogni ragazzo di quell'età: ecco che, un giorno, mentre stava scendendo in cantina, Stefano trovò Ambra intenta a sistemare delle scatole, vestita sempre con quei suoi pantaloni di lycra neri, provocanti, al punto tale che, vedendone il culo ben fasciato, Stefano non poté fare a meno di sentirselo diventare subito duro.

Ambra stava finendo di sistemare quelle scatole, uscendo dalla cantina, proprio mentre Stefano stava transitando per quello stretto corridoio e, dopo averlo salutato alla solita maniera, dato che il passaggio si era ristretto, dovettero stringersi un po' l'uno contro l'altra: lei ebbe così modo di accorgersi, strusciandogli il culo contro il cazzo duro e gonfio, che Stefano era già su di giri – almeno interiormente – e sebbene non lo desse a vedere, già avrebbe voluto darsi da fare con lei. Ambra lo guardò negli occhi, con quel suo sorriso da porca, e dopo averlo sentito così pieno di fervore, gli disse che era beato ad essere ancora giovane a focoso, così desideroso di passione, pronto a dimostrare tutto il suo vigore giovanile: lui le rispose che, anche lei, era stupenda, e poteva essere il sogno erotico di ogni giovane della sua età.

A quel punto, Ambra lo guardò diritto negli occhi, e gli accarezzò i pantaloni propri lì, all'altezza del cazzo, facendoglielo diventare ancor più duro: dopo averle toccato il culo, con grandissima soddisfazione, Stefano le disse che avrebbe voluto assolutamente scopare con lei, magari di sopra in lavanderia, adagiati sopra la lavatrice mentre andava, per aggiungere ancor più fantasia alla loro avventura.

Ambra non si fece pregare e, lasciate subito per terra le scatole, lo prese per mano e corse su per le scale, fino alla porta della lavanderia: appena entrati, la chiusero a chiave dall'interno e, una volta raggiunta la lavatrice, non stettero più nella pelle, perché entrambi avevano una grande voglia di darsi da fare. Stefano la afferrò per i fianchi, le levò con impeto i pantaloni e il tanga, lasciandola subito nuda: le lecco subito la figa, con una grande voglia, mettendole dentro tutta la lingua, fino in fondo, mentre Ambra ululava di piacere; subito dopo, le infilò anche un dito nel culo, ed iniziò a massaggiarlo, continuando a stimolarla con grande desiderio.

Subito dopo, Stefano le sfilò la magliettina stretta e il reggiseno, che le cingeva quelle due belle bocce sode e grosse: anche lì fu una sorpresa magnifica, perché scoprì come le tette di Ambra fossero magnificamente eccitanti, soprattutto, per farsi fare una bella spagnola. Ambra non si fece pregare: gli sbottonò i pantaloni, gli strappò i boxer di dosso e se lo prese in bocca avidamente, ciucciandoglielo fino a farglielo diventare viola, dopodiché, lo prese tra le sue tette, glielo massaggiò divinamente e, subito dopo, si mise a pecorina per farsi scopare con vigore: Stefano prese a scoparla con vigore, e dopo qualche minuto, le sborrò tra il culo e la figa, gridando dal piacere, mentre lo stavano facendo sulla lavatrice.

Subito dopo, lui si sedette sulla lavatrice e disse ad Ambra, a sua volta, di accomodarsi sul suo cazzo: glielo mise nel culo con tanto amore, fino a farlo diventare rovente e viola, venendo in una maniera incredibile, tra le vibrazioni della lavatrice e gli ululati dal godimento di Ambra. Al piano di sopra, una vicina un po' troppo impicciona, telefonò al marito di Ambra, chiedendogli dove fosse la moglie…

 
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