A pranzo con Simona, di kup70

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<Jocker>
view post Posted on 31/1/2012, 21:12     +1   -1




Io e Simona ci conosciamo da qualche anno grazie ai nostri rispettivi compagni e tra noi c’è sempre stata simpatia a pelle ma non c’era mai stato niente che avrebbe potuto far immaginare di poter andare al di là dell’amicizia.
Fino ad un giorno quando stando in giro per la città per l’ora di pranzo decisi di chiamare Simona e chiederle se voleva pranzare insieme a me.
Lei fu contenta di questa mia richiesta e ci incontrammo in un bar vicino al suo posto di lavoro, solito saluto e ci sedemmo a tavola e iniziammo a pranzare, come due buoni amici.
Simona è una ragaza molto carina, capelli lisci neri una terza di seno e un culetto niente male, il nostro pranzo continuava tranquillamente tra battute e discorsi leggeri, fino a quando, a causa di una battuta, il nostro discorso fini sul sesso.
In un primo momento non ci fù nessun tipo di imbarazzo anzi continuammo senza problemi mentre le battute si facevano sempre più piccanti.
Ad un certo punto tra il serio e il faceto dissi di smetterla perché mi stavo eccitando, lei rimase un po’ perplessa e un po’ incredula, e rispose che non ci credeva che mi stavo eccitando e che voleva una prova, allora senza dare mi alzai e le mostrai il rigonfiamento nel mio pantalone.
A quella visione Simona disse che non si aspettava che lei mi facesse questo effetto e io scherzando le risposi che se voleva provare che tipo di effetto mi faceva bastava solo chiedere.
Simona ebbe una reazione che mi spiazzò del tutto e mi disse che se avessi avuto un posto dove andare lei avrebbe preso il pomeriggio libero e avrebbe provato questo effetto.
Allora ci dirigemmo a casa mia, durante il tragitto lei non faceva altro che tenre la mano sul mio cazzo e mi sfidò dicendo che non sarei riuscito a tenerlo duro per tutto il tragitto.
Cosi non fu arrivammo a casa e appena entrati la misi contro il muro e inizia a bacirla e a toccarla, lei dopo un po si abbasso e iniziò a mordermi il cazzo senza togliermi il jeans.
Non ce la facevo più mi sbottonai il pantalone e tirai fuori il mio cazzo che era durissimo e lo avvicinai alla sua bocca dicendole di vedere che effetto mi faceva, lei prima con una mano iniziava a massaggiarlo, mentre con i suoi occhioni mi guardava eccitata e poi inzio a baciarmi la cappella prima un bacio poi un altro e pian piano lo fece sparire nella su bocca carnosa.
Inizio ad andare su e giu con la bocca , con una mano mi spingeva a lei prendendomi da dientro e con l’altra mi accarezzava le palle.
Dopo un po non riuscivo più a resistere a quel pompino e allora sborrai tutto nella sua bocca e lei senza alcun problema ripuli tutto e mi chiese se era finito li.
Il mio cazzo era sempre duro e andammo in camera inziai a spogliarla e a baciarla dappertutto tolsi i reggiseno e inziai a mordere i capezzoli e a succhiarli poi scesi giù e gli sfilai le mutandine,erano fradice e il suo profumo molto forte allora con la punta della lingua inizia a entrare nella sua figa,ebbe un primo sussulto, poi con le dita gliela allargai e le detti un altro colpo secco con la lingua, lei ansimava e si vedevano i suoi umori uscire e scivolare versi il buchetto, con un altro colpo partii dal buchetto fin dentro la figa e a quel punto Simona mi chiese di infilare il cazzo nella figa, appoggiai la mia cappella ed entrai prima piano e poi con un colpo secco.
A quel punto urlo e iniziai a pomparla con dei colpi sempre più veloci e vedere le sue tette assecondare il movimento del suo corpo era bellissimo,arrivò una due tre volte.
Alla quarta volta non sono riuscito e ho tirato fuori il cazzo e ho sborrato su tutto il suo corpo partendo dalle tette che erano sudate e piene di sborra.
 
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