Sul treno l’ho anche bevuta., di La_Lhila18

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<Jocker>
view post Posted on 26/9/2011, 21:14     +1   -1




Ho preso un treno molto praticato in Italia durante l’orario notturno e già questo se letto dai lettori di racconti erotici fa produrre le prostraglandine all’interno della prostata, perché è sicuramente un modo sbagliato per iniziare una preghiera, ma è sicuramente un ottimo modo di iniziare una sega, per i cervellotici automasturbatori, che vogliono emozioni intense.
E quando cominci a girarti intorno per il fatto che non sei riuscita a prenotarti il posto e ti viene detto che non sai se lo troverai, allora si che diventa dura… Sono molto arrabbiata perché come al solito mio marito prima che vado a qualche parte per lavoro mi fa le sue scenate di gelosìa davanti ai miei colleghi amici amiche cugini e cugine, ma più volte gli ho dimostrato che la padrona della mia ‘micia’ sono io e che lui è solo il povero portafogli che mi serve ad arrotondare alla fine del mese dato che io lavoro e ‘frutto più di lui’
Eccomi nel corridoio a prestare il mio sedere a chi striscia pieno di bagagli e per trovarsi un varco a volte dai una tetta, un'altra volta dai il culo, quando stai per cadere dai una mano,, ecc E poi per non dire dei silenzi nelle luci fioche della carrozza notturna, tra mille sguardi sensuali, ma lo sanno sti uomini che alle donne basta poco per bagnarsi sotto? basta una guardata più intensa che ti friggono la frittella.
Sono vicino alla cabina coi suoi sei miserabili posti, e subito getto l’occhio ad un posto che mi sembra tra i più invidiabili, quello vicino alla finestra, di fronte un ragazzo appena diciottenne che gia appena mi ha visto, mi ha messo la sua virtuale lingua, nella mia virtuale gnocca, tutto un gioco mentale chiaramente, non è mica un pornazzo anni 60 che non facevi in tempo neppure a salutarti. Eccolo alla presa con gli sguardi e sopra e sotto e in mezzo alle coscie, tutto rapidamente mentre il suo pantalone gonfia una forma di asta al di la di quella cerniera, che fa trasalire di piacere una qualunque donna di qualunque razza estrazione età.
Eccolo scappare con una bottiglia in mano nel corridoio.
Eccolo tornare. Senza la bottiglia, ma dove l’avrà messa.
IO tutta eccitata e ansimante con la voglia di quel cazzo giovane.
Lui ormai stanco senza sapere il perché.
-Con me si gira al contrario- Lui.
-In che senso- gli dico - io sono una signora per bene, cosa credi?- . Sebbene i fatti dimostrassero la mia puttanaggine.
-Ma come se si vede anni luce che vuoi provare il mio bambolotto! Ti ripeto con me si fanno le cose al contrario- Lui
-Non ci conosciamo e già vuoi il culo!- gli dico stringendo le mie coscie più come un gesto di eccitazione che di chiusura.
-Haha Significa che inizi da assaggiare il mio sperma, questo vuol dire al contrario, grandissima zoccola!- dice lui –ho messo la bottiglia con lo sperma dentro, sul lavantino del cesso del treno, vai e assaggia, lo so ti sembrerà buona, solo per il fatto che una scrofa come te, non si tira indietro certo, ad una certa bevuta.
-Ma come ti permetti pervertito e malato- gli dico.
Cinque minuti di tormento tra la santa e la puttana mi sta regalando questo bel ragazzo.
Allora dopo un pò esclamo a gran voce: -Vado in bagno, devo scappare… ho bisogno di andare in bagno!!-
Effettivamente la vescica è piena e mi faccio strada per andare in bagno ai lati di una corte di viaggiatori guardoni e spioni delle mie tette e del mio culo. Porto però con me la mia valigia con l’intento di andare via da quel posto.
Arrivo finalmente in bagno, e piscio violentemente seduta sul cesso, la mia vescica piena atta a aumentare l’eccitazione, e scorgo sul lavantino la bottiglia col fondo lordo di uno splendido latte gelatinoso, sono seduta ancora sul cesso, provo all’inizio un leggero ribbrezzo per la intenzionale proposizione di quel bel vichingo, e subito comincio davvero a pensarci, e così tra neuroni che dicono di no e ormoni che dicevano ni e fica ‘proprio si’ alla fine le votazioni li vincono i ‘SI’, ma certo.
Apro la bottiglia, svitando il tappo, il primo istinto è quello di annusare.
Annuso il profumo del seme di un diciottenne dico tra me e me. Prima l’odore che sento è troppo forte e ritraggo il mio viso, poi mi accorgo che il profumo è quello caratteristico di un sano sperma quello di fiori di castagno, e lo annuso più volte, e poi…
La bevo, ancora caldo innonda la mia lingua e la rende scivolosa e il sapore caseario e pastoso salato acidulo si diffonde, mi attacca la lingua al palato, l’ingoio a fiotti uhmm!
Vengo a più riprese in un orgasmo di senza termine mi contorsi come una epilettica, ma decido di scappare da quel posto, dove prima ero seduta per non farmi ritenere una puttana da quello scemo, -no non deve sapere che davvero l’ho bevuta- dico tra me e me. Scappo lungo il corridoio e affronto l’uscita di tre carrozze più avanti. –Haaa finalmente, ho goduto senza pericolo, senza farmi prendere per una battona -dico tra me e me.
Ma non si sa mai dove puo spingersi la furbizia, il ragazzo ha pensato bene di spostarsi di carrozza più avanti proprio mentre lei era intenta ad assaporare la crema del peccato, conoscendo che le donne vivono continuamente nell’altalena dei sentimenti ora a favore e ora contro il sesso.
E quindi il ragazzino è arrivato proprio nella carrozza dove io povera puttana, con la gola e la lingua incollata del migliore dei liquori per femmina, arrivo nel mio scomparto ma vedo che sbuca lui a prendermi di nuovo come una solita zoccola, e buttando la tendina, parte dal culo e ritorno alla gola, alla tanto agoniata sborra.


 
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