La donna a cui piace dominare e scopare gli uomini.

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°Monique°
view post Posted on 10/3/2011, 16:59     +1   -1




Dopo quella lunga monta, Dani e Khaled se ne vanno insieme in bagno a fare una doccia, lasciandomi solo in camera.

Ne approfitto per mettermi a mia volta in completa libertà e per cercare di pensare, a mente fredda o quasi, su ciò che mi sta capitando e rischia di travolgermi. La cosa più sorprendente è costituita, ai miei occhi, dal cambiamento repentino che Daniela ha manifestato proprio in questi pochi giorni: non mi riesce di trovare una spiegazione, ma debbo ammettere con me stesso che la condizione di soggezione in cui mi ha rapidamente ridotto non mi spiace del tutto. Anzi! Forse subire questa sorta di tortura psicologica cui mi sta sottoponendo è in linea con la mia natura più segreta: certamente dev’esserlo con la sua!

Si sta rivelando una dominatrice e lo strumento che usa, in questo momento, è Khaled, in futuro chissà… Perché non posso non riconoscere che, per quanto mi riguarda e nonostante tutto, vorrei proprio che un futuro comune ci fosse ma (ahimè!) a questo punto non sono per nulla certo che ci sarà davvero.

Mentre faccio queste riflessioni, li sento chiacchierare di là e, tornato a sedermi in poltrona, vedo che, attraverso la porta spalancata del bagno, posso osservarli riflessi sulla specchiera del corridoio d’ingresso, che è disposta proprio di fronte alla porta stessa.

Sono entrambi in piedi e credo si guardino nello specchio che hanno davanti, proprio sopra il lavandino, mentre Daniela si sta asciugando i corti capelli rossi con un lembo del lenzuolo da bagno che tiene avvolto intorno a sé: lui le sta dietro, completamente nudo, e ad un certo punto vedo che manda una mano a palparle il sedere. E’ già in erezione e Dani, ridendo, si libera del lenzuolo e lo lascia cadere ai suoi piedi, volgendo poi indietro la testa per baciarlo.

Così facendo, il suo sguardo incrocia il mio, che la sto spiando dalla specchiera grande e allora vedo che atteggia la bella bocca a cuore nella mia direzione, come per mandarmi un bacio irridente, e contemporaneamente prende a muovere lentamente e sfrontatamente il bacino strusciando il culetto nudo e prominente contro l’uccello di Khaled, il quale, flettendo un po’ le ginocchia per abbassarsi e portarsi alla giusta altezza, glielo sistema nel solco profondo tra le chiappe e comincia a farglielo sentire lì, muovendolo in verticale lungo il solco…

Poi, la tira all’indietro per i fianchi flessuosi a piegarla a novanta gradi sopra il lavandino offrendogli così un migliore bersaglio: con ogni evidenza vorrebbe sodomizzarla immediatamente, lì, nel bagno, profanandole il culetto (per la verità non nuovo a questo genere di gioco…).

Daniela, però, protesta:

“E no, porcone mio! Non puoi ficcarmelo dentro così…non ora!…Dai, smettila, su…più tardi, magari… si vedrà… Ma solo quando lo voglio io, d’accordo?”

Si divincola senza fretta ma con decisione e, lanciandomi un ultimo sguardo di sfida dalla specchiera, si gira e prendendo Khaled per mano lo riporta in camera facendolo sedere in fondo al letto, rispetto a me di profilo (dovreste vedere che cazzo ha lui tra le cosce, pur non essendo ancora in erezione completa!).

Dani mi lancia un’occhiata torbida e, mentre gli s’inginocchia lentamente tra le gambe aperte, mi ordina di avvicinarmi:

“Così non ti sfuggirà nessun dettaglio del pompino…”

M’inginocchio dunque anch’io, proprio di lato, a non più di quaranta centimetri dall’uccello…

Lei soppesa le palle gonfie con una mano mentre con l’altra impugna il membro, poi gli si accosta sopra con il bel volto e lo bacia con le labbra morbide proprio in punta, tirando fuori la lunga lingua rosa per una prima lenta lappata…

Torna a guardarmi negli occhi, intensamente, e si ferma:

“Sai, ora voglio proprio dirtelo, amore: nel guardaroba del night, stasera, l’ho già succhiato per bene…Se in ascensore m’avessi baciato, te ne saresti accorto, credo… Oppure no? Chi lo può dire? Comunque, adesso guarda che troia hai sposato e mettiti in pari!”

Riprende a leccargli la cappella e la fa scivolare dentro la bocca: un po’ tirando con la mano che stringe l’asta, un po’ spingendo con le labbra carnose, libera del tutto dal prepuzio scuro il glande e l’accoglie contro la lingua vibrante cominciando a succhiarlo vogliosa.

Non cessa di guardarmi, di tanto in tanto, di sottecchi: le sue gote sono un po’ incavate dall’azione che sta conducendo e s’incavano ancora di più quando, pompando con voglia sempre più evidente, inizia ad ingoiare pian piano il corpo nodoso dell’uccello, che le sprofonda nella gola…

Khaled, appoggiato sui gomiti, ha rovesciato la testa all’indietro e chiuso gli occhi: con il cazzo ora completamente in tiro, si sta godendo la bocca di velluto della mia femmina…

Lei, ora, ha abbassato le palpebre e interrotto così quegli sguardi torbidi e viziosi che, umiliandomi, mi hanno reso ancora più eccitato e ridotto completamente alla sua mercé.

La sua testolina rossa va avanti e indietro, con regolarità, mentre la lingua masturba abilmente il nero che, per parte sua, comincia ad assecondarla con ripetute affondate del cazzo in perfetto sincronismo con la bocca ingorda di lei…

Il ritmo tende ad aumentare e si fa frenetico, ma, di quando in quando, si acquieta brevemente ed allora posso osservare Daniela lavorare con la lingua e le labbra il grande membro scuro solo in punta, accanendosi oscenamente contro il filetto e lasciando in piena vista l’asta, tutta lucida della sua saliva: in questi momenti lei torna a lanciarmi occhiate sfrontate ed io ne ammiro la perversione ormai senza limiti, figurandomi contemporaneamente il primo pompino che deve avergli fatto, nel guardaroba del night club, frettolosamente e insieme ancora più avidamente di quello che gli sta praticando ora, davanti a me!

Il suo piacere era allora esaltato, come mi ha già confessato, dal rischio d’essere sorpresa e dalla novità di slinguare il membro così grosso d’uno sconosciuto, d’un negro poi! Ora lei deve godere invece della mia assoluta soggezione ai suoi capricci e della sicurezza di poter disporre di me come e quando voglia!

Resto come incantato ad osservare il nero uccello sprofondare nella gola della Dani ed uscirne: dentro e fuori, velocemente, a ritmo sempre più incalzante…

Mi sto chiedendo quanto durerà ancora questo snervante, interminabile pompino, quando infine Khaled cede e comincia a sborrarle copiosamente in bocca: sento Daniela deglutire affannosamente mentre ingoia lo sperma, finché può, poi la vedo, costretta a mollare, rialzare la bocca per ricevere in pieno viso gli ultimi schizzi bianchi…

Finiti questi, eccola di nuovo sull’enorme verga a leccare golosamente e coscienziosamente le gocce che la impregnano, quindi riprenderla tutta in bocca a detergerla completamente.

La lascia infine, ben nettata e fradicia di saliva, e si asciuga il volto con il lenzuolo:

“Vieni qui…voglio baciarti! Farti sentire il sapore acre del suo cazzo…puliscimi la lingua, amore…”

Ubbidiente m’accosto…

La bacio e in effetti sento la sua lunga lingua morbida che si struscia contro la mia, viziosamente, a cercare di trasferirmi il gusto che la impregna… Con perversione…

Si stacca da me:

“Voglio rendermi conto delle differenze tra voi!” mi dice d’improvviso e si accovaccia, stavolta con l’intenzione di sbocchinare me.

La lascio fare ma ha appena incominciato a tirarmelo su per bene che il nero, riemerso dal bagno, le arriva alle spalle e, senza proferire parola, prende ad accarezzarle il bel culo: lei stavolta non si sottrae ed anzi con tutto il bacino asseconda vistosamente le sue manovre.

Mentre continua a succhiarmi abilmente, vedo dunque che il suo sedere comincia a ruotare insieme alla mano di Kahled, che le deve aver introdotto un dito dentro, poi, dopo una breve sosta, anche un secondo…

Ora però lo stallone ritrae la sua mano, prende la Daniela per i fianchi e l’induce a sospendere il pompino, egoisticamente, per farla rialzare e riportarla verso il letto, piegandola contro il bordo, il culo proteso tutto in alto.

Le introduce ora il cazzo nella fica, da dietro, a scoparla brevemente alla pecorina, per lubrificarlo per bene prima di procedere alla penetrazione anale.

La Dani si sente certo pronta ad essere inculata, ma la sua voce tradisce lo stesso un po’ di timore:

“Fai piano, tesoro mio, mi raccomando!…Con dolcezza…ce l’hai…ce l’hai così grosso e duro! Non ne ho mai preso uno così!”

Ma quanti ne avrà presi allora, oltre il mio? E quando? Dove? Da chi?

Si apre le chiappe rotonde, al massimo e con entrambe le mani, mentre lui, infradiciato di saliva con le dita -intorno e dentro- il buchino palpitante, estrae il membro dalla fica e poggia la grande cappella sulla rosetta… La inumidisce ora anche degli umori di cui il glande letteralmente gronda, strusciandocelo contro, prima di cominciare a spingerlo dentro dall’alto, con determinazione ma ad intermittenza, cercando di darle modo di rilassarsi dopo ogni pressione e di schiudersi un po’ alla volta…

Faticosamente, un millimetro dopo l’altro, il gran cazzo nero penetra nel culetto di Daniela, che smania e soffia e mugola, poi, per non gridare, prende a mordere il cuscino: non dimenticando però di tenersi ben aperte le chiappe con le mani, a facilitare l’inesorabile procedere dell’uccello di Khaled.

Posso assistere, sconvolto e affascinato, a quella scena terribile, constatando come l’enorme verga del negro forzi e dilati l’ano di mia moglie, fino a che la dura testa scompare faticosamente dentro e, dopo un ultimo deciso colpo di reni, l’intero membro sprofonda di colpo dall’alto verso il basso, fino ai coglioni gonfi, nella voragine ormai vinta e spalancata del culo…

I due restano alcuni lunghissimi istanti ad ansimare, fermi in quella posa oscena, con il grande banano inghiottito interamente tra le belle chiappe della Dani, solleticate dai suoi peli scuri: lei non morde più il cuscino ma gorgoglia ad occhi chiusi, sommessamente.

Khaled manda una mano a sgrillettarle la fica e l’altra a plasmarle vigorosamente le tette morbide, schiacciate contro il materasso, insistendo senza fretta in modo da farle crescere la voglia e contemporaneamente da farla rilassare: è così abile che, dopo un po’, Daniela s’abbandona completamente e, distendendo il viso, comincia a muovere lentamente il bacino, facendosi fuoriuscire un po’ di cazzo dal culo per poi riprenderlo tutto dentro, e ancora così, ripetutamente, con sempre maggiore naturalezza e facilità di movimento. Il suo buco ha ceduto, del tutto, e si sta adattando sempre meglio alle dimensioni fuori norma del grande membro che lo ha vinto…

Ben presto il maschio comincia a corrisponderle perfettamente, con metodo, alternando affondate profonde a lente ritirate, in sintonia con i movimenti del bacino di lei…

Ora, Daniela ha riaperto gli occhi e sul suo volto è impressa una smorfia di piacere, mi guarda con sguardo insolente mentre si fa cavalcare dal suo stallone nero:

“Che cazzo!…Che cazzooo!…Che cazzone!…Sto morendo!…Uhhh!…Mhhhh….Che duro…che duroooo…che è!…Mhhhh….Che buono!…Mamma che culo mi sta facendo!…Dacci dentro, negrone…ficcamelo tutto nel culo…rompimiiii!…Inculami, dai…non fermarti…Mmmhh…”

La vedo sobbalzare tutta, con il grande uccello che ora si muove dentro di lei in assoluta libertà, su e giù, senza posa, potendo fuoriuscire completamente prima di ripenetrare dentro il buco spalancato, senza sforzo, producendo un rumore sconvolgente…Ciaf…Cif…Ciaf…

“Ancora…ancoraaa!…Non fermarti!…Dai…Dai…Daiiiii!…”

Daniela sbava sotto l’assalto, fino a che lui, che adesso la tiene per i fianchi, le sprofonda definitivamente tutto dentro e incalzandola con un ritmo velocissimo le gode nel culo, inondandole le viscere di sborra…Lei soffoca un ultimo grido e viene a sua volta, crollando infine esausta sul materasso, le chiappe protese in alto, mentre il cazzo le viene sfilato lentamente, dopo un po’, a lasciarle il buco ben aperto e palpitante…

 
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