LULU', di Farfallina

« Older   Newer »
  Share  
<Jocker>
view post Posted on 5/3/2011, 17:13     +1   -1




Le pareti della camera, tinte di rosa, sono chiazzate da spicchi di luce. Tutt'a un tratto le tende della finestra, sospinte da uno sbuffo di vento, si muovono inquiete. Sdraiato sul letto, con Lulù abbandonata al mio fianco, mantengo la mano stretta attorno al suo cazzo mentre ci masturbiamo a vicenda. Mi piace toccarla mentre si prende cura del mio cazzo, lo fa stringendolo tutt'attorno con il palmo della mano, conscia del potere che esercita su di me.

Spesse volte, di prima mattina, mi succede di svegliarmi con il cazzo duro. Suppongo che capiti alla maggior parte degli uomini, ma poi mi si avvizzisce subito quando mi accorgo che al mio fianco, dall'altra parte del letto, c'è Rossana, mia moglie. Invece mi basta richiamare alla mente Lulù, ascoltare la sua voce al telefono, per avere una spontanea erezione. A volte ho persino timore di sborrarmi addosso, come un qualsiasi adolescente, per la troppa eccitazione che mi prende quando penso a lei.

Mentre Lulù seguita a masturbarmi, facendo scorrere le dita avanti e indietro sulla cappella, mi sento avvampare. Il sangue pulsa in modo ossessivo nelle arterie del mio corpo. La testa sembra scoppiarmi tanto sono eccitato. Seguitiamo a toccarci come due adolescenti affaccendati a scoprire le bellezze del corpo altrui, invece Lulù è soltanto una trans, una bellissima trans che vende il proprio corpo per denaro.

Quando ho messo piede nel suo appartamento mi ha accompagnato dritto nella camera da letto. Come al solito non ha perso tempo lusingandomi con inutili tiritere come invece fanno di solito le donne. Mi ha spogliato e invitato a sdraiarmi sul letto. Non ho provato alcun imbarazzo quando, abbassandomi gli slip, le ho mostrato il cazzo già duro. Ero consapevole che le avrebbe fatto piacere costatare quanto ero eccitato. Subito dopo è corsa in bagno. Quando ha fatto ritorno nella stanza da letto ho potuto assistere allo spettacolo della sua svestizione.

Da prima si è tolta la vestaglia e si è mostrata con addosso le sole mutandine e il reggiseno. Quando si è girata di schiena i miei occhi si sono imbullonati sul suo culo. Ha armeggiato con le mani dietro le spalle, dopodiché ha sganciato il reggiseno. Lo ha fatto cadere in avanti, poi si è girata verso di me esibendo le forme giunoniche delle tette, troppo perfette per non essere state modellate da un eccellente chirurgo plastico, con i capezzoli che ondeggiavano per aria turgidi. Infine con una mossa da grande star dello strip-tease si è liberata delle mutandine e ha messo in mostra il bellissimo cazzo in piena erezione.

Sono dell'idea che una trans, oltre che essere bella e attraente, debba possedere un cazzo bello grosso e duro per soddisfare i clienti. Lulù ce l'ha grandioso. Il cazzo è la parte che apprezzo più in lei perché, alla bellezza e alla eleganza femminile del suo corpo, le aggiunge qualcosa di indefinibile e seducente. Prima di conoscerla non ero mai stato in intimità con una trans, Lulù mi ha conquistato nel momento in cui, navigando nei siti porno di internet, mi sono soffermato a guardare una serie di foto che la ritraevano nuda. E' stata una folgorazione, ho annotato il numero del cellulare che compariva sullo schermo, dopodiché le ho telefonato. Da allora riesco a trovare piacere sessuale soltanto quando scopo con lei.

Incontro Lulù un paio di volte al mese. Quando le telefono per fissare un appuntamento non sempre vado dritto a casa sua, a volte preferisce che c'incontriamo in qualche caffetteria. Consumiamo un caffè, scambiamo qualche chiacchiera, dopodiché l'accompagno a fare dello shopping per le boutique del centro, e la riempio di regali. Milano è grande e non corro il rischio d'incontrare qualche conoscente, e poi mi eccita tantissimo farmi vedere in giro insieme a una bellezza come lei. Poche persone, minuta com'è, si accorgono della sua vera identità.

Nonostante ci frequentiamo da circa un anno vuole che la paghi sempre in anticipo e bene. E' pur sempre una puttana e la consuetudine vuole che non faccia eccezioni. Quando pratico sesso con lei non mi limito a chiederle una fellatio, incularla, o essere toccato in qualsiasi modo. Il più delle volte mi piace succhiarglielo il cazzo come se fossi io una donna. Spesso, nell'intimità della sua dimora, mi fa vestire con abiti femminili, tacchi alti, guêpière, calze a rete, parrucca e mi fa truccare il viso. Oggi vado di fretta e non ho avuto sufficiente tempo per cambiarmi d'aspetto. Ho approfittato dello spazio di tempo della pausa pranzo per venire da lei, dopodiché farò ritorno al posto di lavoro. Per Lulù sono soltanto uno dei tanti clienti, lo so bene. E come gli altri clienti mi lascia libero di decidere cosa voglio fare con lei. E' questo il diritto che acquisisco perché la pago.

Lulù più di qualunque altra donna sa percepire le mie pulsioni erotiche. E' pronta ad assoggettarsi a qualunque atto, anche sadico se glielo chiedo, e comportarsi da maschio nonostante lei preferisca assumere la parte della donna.
Mi ha confidato che gli uomini si appartano con lei perché hanno bisogno di stare insieme con una donna bella e in carne, ma soprattutto con una femmina che abbia un cazzo fra le cosce. Lei lo ha bello grosso e sa come farmi godere. E' questo che più mi piace in lei, perché se fosse provvista di un cazzo microscopico allora non mi farebbe l'effetto che mi fa; di questo ne sono certo.

Più di tutto Lulù è brava a succhiarmelo, il cazzo. Mi eccito da impazzire quando mi accorgo che pure lei ce l'ha duro. Mi piace prenderglielo in mano e masturbarla mentre mi spompina. Ancora non so qual è il segreto che le permette di presentarsi con il cazzo duro ogni volta che vengo a farle visita. E' probabile che assuma delle pastiglie di cialis o viagra: non saprei spiegare altrimenti il suo stato d'eccitazione.

Anche oggi quando è uscita dal bagno per venire da me ho notato che sotto il tessuto del tanga, che a malapena le copriva il pube, ce lo aveva duro, il cazzo. Sono certo che si sia masturbata per darmi la dimostrazione di quanto la eccito, pronta a stare ai giochi a cui daremo inizio fra poco su questo letto, magari suggerendomi anche delle cose nuove. Per colmo di sventura vuole che indossi sempre il preservativo tutte le volte che faccio sesso con lei, anche quando mi fa un pompino. Mentre se la inculo me ne fa indossare addirittura due, per sicurezza, dice lei, poiché teme che le misure generose del mio cazzo possano rompere il lattice del preservativo. Quello di cui più mi dolgo è che non accetta che la baci sulla bocca, io invece vorrei sapere cosa si proverei a ficcarle la lingua in bocca e baciarla.

Ormai ci masturbiamo da una decina di minuti nel silenzio della stanza. Ogni tanto mugolo di piacere e lei fa lo stesso, ma non so se sta fingendo oppure se gode per davvero. Probabilmente vuole dare a intendermi che le procuro piacere. Do uno sguardo al suo viso e incrocio i suoi bellissimi occhi da cerbiatta. Tutt'a un tratto mi viene in mente il film di Ferzan Ozpetek "Le fate ignoranti" in cui una donna, dopo la morte del marito, scopre che quest'ultimo aveva un amore gay, ma lei per tutto il tempo della loro vita matrimoniale, durata sette anni, non si era mai accorta di niente. Mi chiedo cosa succederebbe se Rossana, mia moglie, venisse a sapere dei miei incontri con Lulù. Probabilmente non lo accetterebbe e se ne andrebbe di casa, suppongo.

Essere toccato dalla mano di Lulù, mentre scorre sulle nerbosità del mio cazzo, mi fa stare bene. Sono rilassato, ma ancora di più ho voglia prenderlo in bocca e succhiarglielo al più presto come ho fatto in altre occasioni. Adesso più di tutto vorrei che mi inculasse, ma provo vergogna a chiederglielo. Fino a oggi non l'abbiamo ancora fatto.
Tengo gli occhi chiusi mentre mi masturba, ogni tanto apro le palpebre e guardo le travi del soffitto. Penso ai diversi modi in cui potrei chiederle d'incularmi, ma non ho sufficiente coraggio per farlo. Mica sono gay, io...





 
Top
0 replies since 5/3/2011, 17:13   65 views
  Share