IN FATTORIA, simonella

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°Monique°
view post Posted on 28/9/2010, 17:45     +1   -1







Quella che sto per narrare e’ un’esperienza straordinariamente sconvolgente, che mi ha lasciata davvero esterrefatta e stupita, ma che mi ha incredibilmente eccitata.
Mi auguro che i lettori ne possano godere , cosi’ come ne ho goduto io.Era un pomeriggio piuttosto tiepido di primavera e poiche’ ero libera da impegni, decisi di trascorrere qualche ora passeggiando a piedi. Abito in un paese di 6 000 anime, ricco di boschi e di sentieri. Quel giorno decisi di incamminarmi attraverso una strada sterrata che avevo percorso una sola volta, da bambina. Sapevo che da quelle parti c’era una fattoria , ma ci ero stata una sola volta, appunto, accompagnata da mia nonna. Camminai per diverse centinaia di metri finche’ ,finalmente , potei scorgere un edificio sicuramente rurale. Mi tranquillizzai poiche’ ora ero sicura di non essermi smarrita e continuai a procedere verso la fattoria, curiosa di scoprire se fosse ancora abitata e se vi venissero ancora allevati degli animali. Dopo qualche decina di metri potei percepire il familiare olezzo del letame e quindi , pensai , la fattoria era certamente ancora in piena attivita’. Giunse alle mie orecchie anche qualche muggito quindi affrettai il passo per poter ammirare da vicino le mucche e magari qualche tenero vitellino..Una volta giunta accanto all’edificio , che non aveva alcuna protezione ne’ recinzione, mi chiesi pero’ dove fossero gli eventuali abitanti della fattoria. A parte qualche muggito , vi regnava un silenzio piuttosto strano. Con circospezione tentati di girare attorno alla facciata principale. Vidi un trattore ed altri mezzi agricoli. Quando giunsi sul retro vidi qualcosa che non dimentichero’ mai piu’. Vidi un uomo piuttosto giovane , e anche piuttosto bello , alto e molto abbronzato che aveva in testa un cappellaccio di paglia per proteggersi dal sole.Indossava una salopette di jeans e niente altro. Il suo corpo abbronzato e possente guizzava sudato e lucido attraverso le bretelle della salopette. Era chino nel cortile della fattoria ed accarezzava con dolcezza un cane, un cane di grossa taglia e dal pelo piuttosto corto. Mi fermai dietro il trattore per una sorta di prudenza, o forse per timidezza, o probabilmente perche’ percepivo che le carezze dell’uomo non erano normali coccole che si fanno ad un cane. Anzi ad una cagna…L’uomo toccava l’animale nelle sue parti intime,passava le dita sulla fessura dell’animale con dolcezza e libidine.La cagna , anziche’ ribellarsi, alzava la coda per offrirsi alle carezze e muoveva in modo strano il bacino, quasi a simulare un coito.Presto l’uomo si libero’ della tuta, abbasso’ le spalline e la fece scivolare a terra, apparve subito il suo membro eretto,notevolmente grosso e visibilmente eccitato. Mormoro’ qualche parola in una lingua strana. Pensai fosse un albanese o un romeno, assunto in fattoria , che sfogava le sue voglie come poteva.
Non mi sbagliavo. Egli si inginocchio’ , afferro’ la cagna per i fianchi , la avvicino’ a se’. Poi sputo’ la propria saliva sulle dita e le infilo’ delicatamente nella vagina della cagna, la quale , anziche’ ribellarsi , parve gradire e alzo’ ancora di piu’ la coda offrendo il proprio didietro all’uomo. Egli prese in mano il proprio cazzo e lo guido’ fino a penetrare la cagna.Prese poi a muoversi ritmicamente …dentro e fuori.. Io guardavo affascinata ed inorridita quello spettacolo perverso ,ma estremamente eccitante.L’uomo teneva la cagna per i fianchi e la muoveva per assecondare la sua penetrazione. Spingeva e stantuffava e, mentre la cagna guaiva in modo sommesso, quasi come se stesse godendo, l’uomo rovesciava la testa all’indietro assaporando quella scopata inusuale. Ad un tratto lo vidi interrompere il suo andirivieni e lanciare quello che mi sembro’ un richiamo ad alta voce. Gli rispose un’altra voce d’uomo,sempre straniera.Poco dopo apparve un altro giovane. Vidi la sua sagoma uscire da una specie di capanno. Quando il suo corpo fu illuminato dal sole vidi che indossava una maglietta, aveva le gambe nude e teneva in braccio una gallina. L’uomo del cane parlava con lui, senza smettere di scopare, pareva vantarsi della sua impresa, non capivo le parole, ma capii il tono. Presto l’uomo della gallina si avvicino’ ed era visibilmente eccitato per cio’ che stava accadendo sotto i suoi occhi. Afferro’ ben saldamente la gallina e la impalo’,letteralmente , sul suo pene duro e gonfio. Vidi sparire il cazzo fra le penne e le piume.L’animaletto non era altrettanto felice della penetrazione,presumo che l’uomo abbia infilato il pene nell’ano della bestiola,essa si agitava freneticamente e probabilmente, con i suoi frenetici sbattimenti, moltiplicava il piacere del suo violentatore il quale, senza smettere di guardare l’amico e la cagna, inizio’ a lanciare grida di piacere, intercalate da parole per me incomprensibili….Ero affascinata dallo spettacolo . Probabilmente me ne stavo a bocca aperta , ma cio’ che vedevo era indubbiamente eccitante al punto che, sicura di non essere vista, presi a carezzarmi la figa gia’ oltremodo bagnata, sotto la gonna e sotto lo slippino….Poco dopo l’uomo della gallina raggiunse l’orgasmo, lo capii dal rantolo disumano e dal suo sospiro sempre piu’ ansimante. Stacco ‘ la bestiola dal suo pene e vidi che esso era lucido di umori e ancora notevolmente duro.
Getto’ la gallina a terra e si avvicino’ all’amico incitandolo , credo, a scopare. Lui stesso afferro’ i fianchi della cagna per agevolare i movimenti, sempre piu’ eccitati del compagno. I due scambiavano frasi e commenti sempre piu’ sconnessi finche’ anche il secondo inondo’ la cagna con la sua sborra, accasciandosi su di essa.
Stavo per fuggire via, con il timore di essere vista, ma qualcosa mi trattenne. I due, senza rivestirsi , si avviarono verso la stalla lanciando fischi e grida di richiamo.
Troppo curiosa per temere il pericolo , li lasciai entrare in stalla e poi, con cautela, mi avvicinai ad una finestrella dal vetro opaco e sporco ,ma sufficientemente adatto a farmi sbirciare all’interno. Sentivo le voci dei due ed i loro commenti, come se incitassero qualcuno….Grande fu la sorpresa quando potei vedere che c’era un terzo ragazzone , dentro la stalla. Anche lui era senza pantaloni ed anche lui era terribilmente eccitato. Si era posizionato dietro una manza, poco piu’ grande di una vitella ed aveva infilato tutta la sua mano e parte del braccio dentro la vagina della piccola mucca. I due ridendo e sghignazzando, fecero certamente delle battute volgari,quasi ad incitarlo a scoparsela. Il tipo non se lo fece ripetere due volte, ma prima riusci’ a stupirmi del tutto , nonche’ ad eccitarmi in modo spaventoso poiche’ prese a leccare la figa della bestia. I due amici ridevano e si davano di gomito, nel frattempo entrambi si stavano masturbando per raggiungere di nuovo un’ erezione.Vedere un uomo con la lingua praticamente sprofondata dentro la vagina della manza mi diede un brivido di ribrezzo e una contemporanea stilettata di piacere proibito e bizzarro . Continuai a toccarmi sotto le mutandine, ormai ero sicura di non essere vista e mi infilai ben due dita , muovendole lentamente …Percepivo le mie dita entrare in una pozza bagnata e bollente, sentivo i liquidi colare fuori. Avrei dato non so che per farmi leccare al posto di quell’animale. Poi l’uomo afferro’ uno sgabello e porto’ il cazzo all’altezza giusta, con un sol colpo sprofondo’ nella vacca , dopo aver afferrato la coda per scostarla. I due amici si masturbavano e guardavano l’amico scopare, lo incitavano ( credo) con parole e lazzi. Presto l’uomo raggiunse l’orgasmo e io vidi fuoriuscire lo sperma dall’animale. I due scostarono bruscamente il compagno e , a turno, scoparono a loro volta la manzetta …raggiungendo di nuovo l’orgasmo. Spossati, i tre si gettarono sul fieno sudati ….Io capii che era giunto il momento di scappare, anche se la voglia sarebbe stata di rimanere e, se ne avessi avuto il coraggio, offrirmi a questi tre maschi affamati. Scoprii poi che avevano rilevato la fattoria dal vecchio proprietario,erano single e probabilmente guardati con diffidenza dalle ragazze del paese…Pertanto facevano sesso cosi’ come era loro concesso….in attesa di tempi piu’ favorevoli.
 
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