Sara la schiava, Autore: Vanessa

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°Monique°
view post Posted on 28/9/2010, 17:33     +1   -1








Era una giornata d'estate afosa, come quelle che si susseguivano nel periodo vacanziero. Il sole cocente riscaldava le spiagge e la gente cercava un po di refrigerio nell'acqua del mare.
Proprio durante questo periodo Sara, una stupenda ragazza di 28 anni, si trovava in uno stabilimento balneare. I suoi parenti le avevano lasciato le chiavi della loro casa al mare, in modo che lei potesse portarci il fratellino piccolo, Fabrizio, di soli 12 anni.
Quel bambino così esile e fragile a cui Sara era legata e a cui voleva molto bene, stava facendo delle cure per una lieve malattia infantile, nulla di grave dicevano i dottori, alcuni bambini ne sono soggetti, e in questi casi l'aria di mare fa molto bene.
Sara decise così di seguire il consiglio e partì da sola, in vacanza, col piccolo approfittando dell'occasione per riposarsi e prendersi una vacanza dopo un anno di intenso lavoro come segretaria nell'azienda del padre.
Approfittando della giornata afosa, dopo due bagni, Sara accompagnò il fratellino al bar per comprargli un gelato. Appena arrivarono, il bimbo vide i videogiochi e subito si precipitò a vedere di quali videogiochi si trattasse. Non appena vide i suoi eroi preferiti eccolo correre dalla sorella maggiore per chiedergli dei soldi, per poter giocare. La sorella gli sorrise e decise di accontentarlo, per nessuna cosa al mondo avrebbe detto di no al suo piccolino e così gli diede degli spiccioli. Mentre Fabrizio, felice, si recò ai giochi, lei entrò per comprare i gelati. Proprio quando il bambino stava per inserire le monete, ecco che un branco di bulletti gli si avvicinò per fregargli i soldi e poi scappare.

Erano i classici bulletti della spiaggia, figli di famiglie ricche e benestanti ma annoiati, e non passava giorno che con la loro prepotenza finivano per derubare i ragazzi più piccoli di loro.
E così accadde anche al piccolo Fabrizio, il gruppetto formato da 5 ragazzi tra i 18 e i 20 anni, aspettò che si avvicinasse con le monete per derubarlo.
Il piccolo, corse piangendo dalla sorella, che si trovava ancora dentro al bar intenta a pagare alla cassa, alla quale spiegò com'erano andate le cose, Sara, infuriata, decise di andare alla ricerca dei ragazzini per tentare di dar loro una lezione e col tentativo di farsi ridare indietro i soldi.

Si incamminò verso la zona delle villette e delle roulottes, andando in cerca dei ragazzi. Indossava soltanto un costume a due pezzi rosso, molto sottile, il reggiseno era senza coppe e lasciava intravedere quella scollatura abbondante che ballonzolava ad ogni movimento,le sue tette belle sode e i capezzoli che spingevano per uscire, la parte di sotto era con i fiocchetti laterali, per sfilarla bastava slacciare uno o entrambi i lati. A lei quel costume piaceva molto, era il regalo di un suo ex fidanzato che le fece la prima volta quando trascorsero le vacanze insieme in Croazia. Mentre proseguiva verso la sua direzione vide due del gruppo vicino ad una roulotte parlare tra di loro.

Gliel'abbiamo fatta a quel moccioso, diceva Paolo, il capo del gruppetto - sicuramente starà ancora piangendo.
Eh già, con questo bel gruzzoletto possiamo comprarci le sigarette e anche qualche altra cosa, gli rispose Andrea.

Nel sentirli parlare, Sara, si avvicinò a loro e infuriata chiese:

Siete stati voi a rubare i soldi a mio fratello?
E questa che vuole? Disse Andrea rivolto all'altro;
Ehi bella, cercavi noi? Le chiese Paolo.

Cerco quello che ha fregato i soldi a mio fratello; chi è stato? Urlò Sara, infuriata;
E che ne so, rispose Andrea - perchè accusi noi?
Vi ho appena sentito parlare, ridatemi indietro i miei soldi, subito;
Ehi bella, calma, guarda che glieli ha fregati Paolo – disse il capo del gruppo senza far capire alla ragazza che Paolo era proprio lui.
Dove posso trovarlo? Chiese lei sempre più infuriata.
Se ci segui possiamo portarti da lui, sappiamo dov'è, rispose Andrea reggendo il gioco al suo capo.

La ragazza, così decise di seguirli senza magari rendersi conto che vestita in quel modo, solo del suo costume, era alquanto provocante e senza neanche pensare che presto si sarebbe ritrovata nelle mani di un gruppo di maschi. Si diressero verso la pineta dove, una volta addentratisi, c'erano gli altri del gruppo ad aspettarli.

Ehi ragazzi – disse Paolo rivolto agli altri; vi ho portato una bella figa;
Ehi che sventola ragazzi, che ci fai qui bella? Chiese uno degli altri tre.
Cerco Paolo, quello che ha fregato i soldi a mio fratello.

A questo punto il capo dei bulli si rivelò:

Troia, sono io Paolo e sono il loro capo, ho fregato io i soldi a tuo fratello;
E perchè mi hai chiesto di seguirti visto che i soldi li hai tu?
Beh volevo farti fare la conoscenza degli altri miei amici, non volevamo divertirci da soli io e Giorgio.
Divertirvi? Ma che state dicendo?
Hai capito bene lurida troia, divertirci. Beh sei tu che sei venuta a cercarci, porca, e di solito, quando le ragazze vengono a cercarci è perchè vogliono solo una cosa.
Con me cascate male, ragazzi, disse Sara, incoraggiata anche dal fatto che era più grande di loro, - io voglio solo i soldi che avete rubato a mio fratello.
Ah si? Caschiamo male? Riprese Paolo – ma lo sai che tu ti trovi nel nostro territorio? Ora da qui tu non te ne andrai se non farai qualcosa per noi.
Siete solo dei porci maniaci, io sono qui solo per riavere indietro i soldi – rispose Sara ancora più infuriata.
Ah si, vuoi i soldi? Beh non li abbiamo più, e comunque se li vuoi devi guadagnarteli, immagino che tu sappia come fare;

Così dicendo, Paolo allungò una mano verso il seno della ragazza, che lei prontamente respinse. Ad un certo punto uno del gruppo la afferrò da dietro, bloccandole le braccia dietro la schiena, un altro le slacciò il reggiseno scoprendo le sue belle tette sode e provocanti, con due capezzoli sottili di colore chiaro non ancora belli turgidi, ma sporgenti e molto sensibili. Nel vedere quel ben di dio, i ragazzi facevano dei commenti:

Ehi, che belle tette da vacca che ha questa troia, tutte da mungere;
Si, sembra una bella vacca, chissà se sono piene di latte.

Così dicendo, i ragazzi, allungavano le mani palpeggiandola e tirandole i capezzoli, che essendo molto sensibili, la stavano portando all'eccitazione.

Sara, umiliata da quella situazione ma iniziandosi ad eccitare nel sentire le mani di quei ragazzi desiderose del suo corpo, cercava di divincolarsi, ma nulla poteva fare contro la forte stretta dei ragazzi che la tenevano ferma.

Ma che volete farmi? Lasciatemi, urlò la ragazza;
Vogliamo solo divertirci, puttana, – rispose uno del gruppo. Anzi facciamo così: noi i soldi non te li diamo però abbiamo preso di mira tuo fratello, lo deruberemo sempre, tutte le volte che lo incontreremo,e lo riempiremo di botte, a meno che tu, non sia gentile con noi.
Non vi dovete permettere di toccare mio fratello, siete solo dei bastardi;
Hai detto bene, puttana – disse Paolo mentre ancora le palpava le tette, siamo dei bastardi e tuo fratello farà una brutta fine se ci capiterà tra le mani, ma se tu sarai gentile con noi non gli torceremo un capello.
La ragazza preoccupata per la malattia del fratello e per la sua fragilità, rispose:
Ok va bene, farò qualsiasi cosa ma voi dovete promettermi di lasciarlo in pace;
Promesso troia;
Cosa volete che faccia?
Devi essere la nostra puttana, sempre a nostra disposizione, dovrai essere disponibile sempre, tutte le volte che vorremo scoparti, sarai la nostra schiava e ci soddisferai in tutto. Se non obbedirai verremo a cercare sia te che tuo fratello, sappiamo dove abitate, lui farà una brutta fine e tu verrai violentata, per cui, se ci tieni alla tua sicurezza e a quella di tuo fratello ti conviene accettare la proposta.
Ok ok va bene, non fateci del male, farò quello che vorrete.
Bene, disse Paolo - adesso dovrai ripetere ciò che dico:
di che sei la nostra puttana;
La ragazza, dopo un attimo di esitazione ripeté:
sono la vostra puttana;
Paolo, allora continuò ad umiliarla facendole ripetere:
Sei la nostra succhiacazzi;
e la ragazza, in modo molto ubbidiente ripeté ancora:
Sono la vostra succhiacazzi;
Adesso dicci che sei la nostra schiava e che possiamo farti tutto quello che vogliamo, riprese Paolo;
e la ragazza rispose:
Sono la vostra schiava e potete farmi tutto ciò che volete;
Bene, troia, adesso facci vedere come sei sotto;

Così dicendo, Paolo le slacciò i fiocchetti laterali sfilandole le mutandine del costume e mettendo a nudo la sua figa bella aperta, calda, con una peluria nera e corta tutt'intorno, e il suo bel culo sodo; a quella visione i ragazzi impazzirono dall'eccitazione, uno dopo l'altro cominciarono a toccarle anche le natiche, palpeggiavano quelle sue belle chiappette sode e formose, commentando pesantemente e dandole dei piccoli sculaccioni, per poi, a turno, metterle le mani tra le cosce e massaggiare la sua bella fighetta che intanto cominciava a bagnarsi dall'eccitazione.

Che bella figa che hai, puttana, è bell'aperta – disse Paolo allargandola con le dita;
Sara, cercando di divincolarsi diceva:
Vi prego no, la figa no per favore.
Per tutta risposta, Paolo, l'afferrò per i capelli dicendole:
Mettiti in ginocchio, troia, vediamo cosa sai fare con la bocca;
Mentre la ragazza cadeva in ginocchio, Paolo tirò fuori il suo cazzo ordinandole:
Succhialo troia;
La ragazza non ebbe nemmeno il tempo di protestare e lamentarsi che Paolo le infilò di colpo il cazzo fino in gola costringendo Sara a succhiarlo avidamente.
Gi altri ragazzi, intanto, tirarono fuori i loro cazzi mettendosi a cerchio e a turno, come uno finiva, un altro era subito pronto a infilarlo in bocca alla ragazza, e lei dovette rimanere buona e succhiarli tutti con ingoio.
Mentre lei si lavorava quei bei cazzi duri e grossi con la bocca, uno del gruppo, prese il cellulare e cominciò a scattare foto alla ragazza mentre era all'opera.
La ragazza, riuscì a staccarsi per un momento dal cazzo di Luca chiedendo al tipo:
Ehi che fai con quel telef....
Sara non ebbe neanche il tempo di finire la parola che Luca, afferrandola per i capelli, portò di nuovo la testa della ragazza sul suo cazzo affondandoglielo fino in gola;
Intanto il ragazzo col telefono rispose:
niente puttana, ti facciamo solo delle foto così abbiamo le prove per poterti ricattare se non obbedirai. Queste foto le faremo stampare e le attaccheremo per tutto il complesso balneare, in modo che tutti possano vedere quanto sei troia, e poi ci serviranno anche per mostrarle ai nostri amici se ce lo chiederanno, visto che dovrai fare la puttana anche con loro.

La ragazza, intanto, avrebbe voluto protestare, dire qualcosa, ma ciò gli fu impedito a causa del cazzone, questa volta, di Paolo che lei aveva appena preso in bocca, avendo terminato di succhiare quello di Luca.
Alla fine tutti e cinque le vennero in bocca e Sara fu costretta ad ingoiare tutto e a pulirli con la lingua.
Quando ebbero finito, la fecero alzare in piedi ordinandole:
adesso mettiti a pecorina, troia, con le mani appoggiate a quell'albero;
La ragazza obbedì, umiliata e arresa,e senza protestare si mise a pecorina esponendo il suo bel culo e la sua fighetta vogliosa alla mercè dei ragazzi che subito ne approfittarono. Iniziò per primo Paolo, il capo. Il suo cazzo divenne di nuovo duro e di colpo la infilzò nella figa.
Il cazzo del ragazzo, pur essendo bello grosso, non fece difficoltà ad entrare in quel buco oramai aperto più e più volte da cazzi di ogni tipo.
Mentre Paolo la scopava, la ragazza, gemendo diceva:
ti prego non venirmi dentro ti supplico;
il ragazzo rispose:
stai zitta troia, con te facciamo quello che vogliamo;
La ragazza riprese a supplicarlo più volte ma Paolo non volle sentire ragioni e alla fine le venne dentro inondandola con abbondanti fiotti di sperma.
Poi fu il turno di Giorgio, anche lui prese a scoparla con forza infilandole il cazzo nella figa oramai sporca degli umori di Paolo, il cazzo del ragazzo entrava senza difficoltà e alla fine anche lui le venne dentro. Poi fu il turno di Andrea, di Mario e di Umberto, e tutti e cinque la riempirono con i loro umori.
Quando tutti furono svuotati, Umberto afferrò la ragazza per i capelli, e tendendola sempre alla pecorina, le portò la testa sul suo cazzo costringendola a leccarglielo e a pulirglielo tutto. Quando Umberto fu pulito, venne il turno di un altro e poi di un altro ancora e man mano che la ragazza li puliva con la lingua, a giro la scopavano anche nel culo, riempiendola anche lì di caldi fiotti di sperma. La ragazza, oramai, rassegnata si fece fare di tutto, quando ebbero finito anche dietro si fecero leccare ancora per l'ennesima volta.
Alla fine la ragazza fu completamente esausta con tutti i buchi pieni di sperma, e residui anche sulla bocca.

Bene troia, disse Paolo - adesso siamo soddisfatti. Per il momento puoi andare ma devi lasciarci il numero di telefono, ti chiameremo e tu dovrai essere sempre pronta;
Ricordati che abbiamo le foto, riprese Mario - e se non farai ciò che ti chiederemo ti verremo a cercare per fartela pagare e inoltre attaccheremo le tue foto dappertutto, così anche il tuo fratellino vedrà quant'è puttana la sua sorellona.
Ok va bene, farò quello che mi chiederete. Il mio telefono è 32184543212.
Bene troia, ora puoi andare.
Posso riavere il mio costume?

A quella richiesta, Luca prese il costume della ragazza, dal reggiseno spezzò un laccio che serviva per legarlo e disse:
Oh che peccato, si è rotto, mi sa che dovrai andare senza reggiseno in giro, dovrai stare attenta, potrebbero violentarti.
Tutti scoppiarono a ridere!
Vi prego non posso andare in giro così – riprese la ragazza.
Che c'è adesso? Non fai più la dura? - disse Umberto - adesso che ti abbiamo sottomessa sei diventata docile, vero troietta? Così ti vogliamo. Hai detto che farai ciò che vogliamo, bene allora ti ordiniamo di tornare a casa senza costume, completamente nuda, passando per la strada e facendoti vedere da tutti.
No vi prego, non posso.
Non puoi? Cosa non puoi cagna? Urlò Paolo – ti ricordo che sei la nostra troia e devi fare tutto quello che ti chiediamo senza discutere, hai capito?
Si ho capito.
Bene, ora vattene troia, e aspetta la nostra chiamata per stasera. Ti porteremo da alcuni nostri amici.
La ragazza si voltò incamminandosi verso la strada principale, dando le spalle ai loro amici che così poterono ammirare il suo bel culo sodo, e lo sperma che colava dal buco tra le cosce.
Cercò di coprirsi con le mani portando un braccio sui seni e l'altro sulla figa, prima di arrivare sulla strada principale.
Intanto i ragazzi si allontanarono con l'intenzione di richiamarla la sera stessa.
Una volta giunta sulla strada principale, la ragazza fece bene attenzione a non farsi notare, attraversando di corsa un breve tratto, in un momento in cui non passava nessuno, e prendendo un altro tratto di pineta che portava verso il complesso residenziale.
Il problema si sarebbe posto una volta arrivati a destinazione, quando doveva uscire dalla pineta. In quel momento qualcuno l'avrebbe sicuramente vista.
E infatti Sara arrivò alla fine del sentiero, proprio sulla strada che portava verso il sentiero. C'era ancora un sacco di gente lì che passeggiava,macchine che passavano e bambini che giocavano. Ovviamente lei volle evitare di farsi vedere tutta nuda, e così decise di aspettare la sera, imboscata nella pineta dove per il momento poteva sentirsi al sicuro da sguardi indiscreti.
Aspettò per delle ore seduta dietro alcuni cespugli e ripensando a tutto quello che era successo. Rimuginava ancora sul suo terribile errore, quello cioè di recarsi da sola ad incontrare quei ragazzi. In fondo doveva immaginarselo che trattandosi di bulli, avrebbero finito per avere la meglio e si sa che i maschi, specie quando sono in gruppo, si sentono più forti e una ragazza nelle loro mani diventa per forza carne da macello. Mentre meditava sui suoi errori fu presto sera. Cominciava a farsi buio e la gente rincasava. Sara aspettò che andassero via tutti, prima di proseguire.
Finalmente proseguì il cammino con passo veloce andando più in fretta che poteva, non passava nessuno tranne qualche auto. Finalmente riuscì ad arrivare a casa.
Una volta entrata, distrutta per quella storia, per un attimo fu felice nel vedere il fratellino al sicuro mentre dormiva e camminando piano piano, attenta a non fare rumore, si diresse verso il bagno per farsi una doccia.


 
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piccantiemozioni
view post Posted on 28/1/2017, 12:57     +1   -1




Bellissimo racconto, mi è piaciuto un sacco leggerlo
 
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1 replies since 28/9/2010, 17:33   3631 views
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