Un'amicizia speciale, by Badthing

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<Jocker>
view post Posted on 29/8/2010, 22:21     +1   -1




Ormai mancava poco, ancora un paio di esercizi e avrebbe finito di studiare…Almeno per oggi.
L’estate stava per finire e la sessione di esami era tremendamente vicina, Giada però, aveva deciso di rilassarsi il più possibile in quei giorni in cui i suoi genitori erano via, partiti per una vacanza settembrina verso una città d’arte.
In quei giorni il caldo stava diventando quasi insopportabile e la giovane studentessa ringraziava il condizionatore che dava un po’ di refrigerio in quell’appartamento di città, nonostante tutto però Giada era vestita nella maniera più leggera possibile ed oltre il normalissimo intimo in cotone soltanto un pantaloncino e una maglia scollata con l’unica intenzione di portare refrigerio al suo abbondante seno.
La mente di Giada ormai si era distaccata da quelle noiosissime formule e stava viaggiando verso la serata che l’aspettava, la casa avrebbe ospitato 4 o 5 dei suoi amici più cari per una tranquilla ma divertentissima serata tra Tv e Videogiochi, un ottimo modo per dire addio all’Estate e dedicarsi, questa volta seriamente, alla preparazione in vista dei prossimi esami universitari.
Gli ospiti sarebbero arrivati per le 21 e quindi aveva ancora un paio d’ore per prepararsi al meglio, decise quindi di passare un po’ di tempo davanti al suo pc girovagando senza meta tra le pagine del web quando all’improvviso il campanello della porta suonò.
“Oh cazzo è Claudio!”
L’imprecazione venne fuori quasi naturale in quella casa vuota. Claudio, il ragazzo della sua migliore amica, doveva passare da casa sua prima degli altri per montare la sua console e Giada se ne era completamente dimenticata. Corse quindi alla porta, senza curarsi del suo abbigliamento che, se non malizioso, era sicuramente intrigante per chi voleva cogliere i centimetri di pelle poco nascosti da quella maglia. Una volta spalancata si trovò di fronte il suo amico, un ragazzo normale, non particolarmente attraente con la sua pancia leggermente accennata ma a volte aveva nello sguardo una strana luce e facendo parte dell’unica coppia di quella comitiva Giada ogni tanto si soffermava a pensare a come lui e la sua migliore amica si divertissero quando tutti insieme condividevano una villa o un appartamento durante le vacanze.
“Ti eri dimenticata che sarei arrivato a quest’ora?”
“No, cioè io…Bè si stavo solo perdendo tempo al pc, non avevo nulla da fare in realtà..”
“Perfetto, iniziamo allora? Dovremmo metterci poco anche se Chiara non sarà pronta prima delle 19,30. Al massimo se ti do fastidio posso andare da Luca poi…”
“Vabbè dai poi vediamo, male che vada facciamo venire lui prima qui così iniziamo a giocare mentre tu vai a prendere la tua amata”
Una risata innocente chiuse quella conversazione tra amici che avrebbe dovuto precedere una normalissima serata.
Le operazioni di montaggio della console, invece del previsto, rubarono un po più di tempo a Claudio che fu costretto a spostare più volte la posizione dei vari lettori e dei cavi della Tv di Giada.
“Non eri il tecnico più abile della città tu? Un genio con queste cose?”
“Dai Giada, mica è colpa mia se questo impianto è messo così male..ora mi toccherà sollevare un po’ la tv per far spazio ai miei cavi…Ho quasi finito”
“Vabbè a questo punto mi metto vicino a te e cerco di capirci qualcosa, magari poi quando stacchiamo tutto lasci nella maniera più ordinata possibile così la prossima volta non hai problemi”
“E certo Signora, cos’altro vuole? Le pulisco il bagno?”
“Eheheh…Perché no?”
L’ennesimo siparietto tra due cari amici, questa volta però c’era qualcosa di diverso. Mentre parlavano Claudio era seduto a terra, all’altezza dei vari lettori mentre Giada era piegata in avanti donando, involontariamente, al suo amico la visione del suo reggiseno bianco e di quei seni pieni in esso contenuto.
Claudio cercò di mantenere il controllo ma la parte più maschile del suo cervello partì per viaggi proibiti e si ritrovò improvvisamente con un principio di erezione nei pantaloni a jeans corti che indossava quel giorno. Prima che la situazione divenne insostenibile però preferì con una scusa andare in bagno
“Qui sotto è pieno di polvere guarda come mi sono ridotto le mani! Forse è meglio se vado in bagno a pulirmi”
“Fai pure”
Claudio andò in bagno cercando di nascondere quella inconsulta reazione del suo corpo e una volta chiusa la serratura della porta si rese conto che non si trattava esattamente di un principio di erezione. Si abbassò i Jeans e i boxer e il suo cazzo, di modeste dimensioni, svettò fuori dritto e venoso.
“Ma che mi prende?!E’ Giada…”
Uno strano rumore attirò la sua attenzione proveniente dalla porta..si ricompose e aprì la porta trovandosi davanti una scena del tutto inaspettata.
Giada era accovacciata davanti a lui all’altezza del buco della serratura che ora non vi era più…
“Giada ma cosa?”
Giada rimase lì accovacciata anche se invece della serratura aveva di fronte agli occhi il Jeans di Claudio, visibilmente teso.
“Io…avevo notato qualcosa ed ero…curiosa”
Lo sguardo di Giada si era fatto così strano e le sue mani si mossero automatiche verso la zip di quei Jeans. Claudio avrebbe dovuto reagire e bloccare l’amica, pensare alla ragazza che amava ma…non fece assolutamente nulla e lasciò che Giada tirasse fuori il suo cazzo eretto da quei boxer.
“Io lo voglio….lo voglio in bocca…ora”
Claudio annuì e il suo pene sparì nelle bocca della sua amica..qualche colpo di lingua lento intorno alla cappella per poi riprendere con un lento e costante movimento su e giù con la testa. Gli occhi di Giada erano ben piantati in quelli di Claudio che estasiato si godeva quel pompino inaspettato.
Le mani della ragazza iniziarono ad accarezzare le palle di lui che erano gonfie e desiderose di attenzioni quanto l’asta che ormai era umida e ben scivolava tra le belle labbra di Giada che non smetteva di succhiare iniziando a emettere piccoli gemiti di piacere.
Claudio era davvero in un altro pianeta ormai, non aveva in testa la sua ragazza né l’ora né tantomeno la vergogna per la sua erezione e così interruppe quello splendido trattamento per regalarne uno alla sua….amica speciale.
Le tolse quindi il cazzo di bocca…la spinse indietro e le tolse quei pantaloncini che ormai già mostravano una macchia umida, macchia che era ben più visibile su quei semplici slip che celavano una fica pronta a ricevere qualsiasi trattamento.
Anche Giada era fuori di se e osservava il suo amante mordendosi le labbra in segno di estrema eccitazione, Claudio a quel punto le scostò gli slip e calò con la sua testa su quella fica curata e pelosa quanto basta.
Due dita scostarono le grandi labbra mostrando un clitoride già rigido e lucido, la lingua di Claudio lo avvolse e lo colpì prima piano poi sempre più forte e poi ancora con movimenti circolari che si allargavano via via a tutta quella fica così bagnata e così vogliosa.
La bocca di Claudio era piena del sapore forte di Giada, estasiato da quel gusto tanto speciale aggiunge presto alla sua lingua le sue dita che penetravano l’intimità dell’amica con lentissimi movimenti circolari; i gemiti di Giada lo caricavano sempre di più e aumentavano in lui l’eccitazione resa esplicita dall’erezione che non accennava a diminuirsi. Mentre il piacere aveva ormai iniziato a invadere il corpo della ragazza una mano di Claudio si fece largo sotto quella sottile maglia avvolgendo il reggiseno e quel morbido pezzo di carne in esso contenuto.
“Scopami!! Scopami!!! Scopamiii! Ora so quel che sei in realtà..Fammi godere… fammelo sentire dentro!”
Claudio non se lo fece ripetere due volte…si spogliò del tutto mentre Giada fece lo stesso, lì completamente nuda con i capezzoli rigidi per il desiderio, i grandi occhi marroni carichi di una voglia mai confessata fino ad ora si avvicinò al suo amante.
“Prendo la pillola..voglio sentirti a diretto contatto con la mia carne”
Claudio era ormai sotto il completo controllo dell’eccitazione, nella sua testa l’unica cosa che ormai contava era far godere quella ragazza che desiderava segretamente, ormai, da più di 7 mesi. Le si avvicinò con una furia che fino a quel momento non aveva avuto, la baciò sulle labbra, scese poi rapidamente sul collo e ancora giù fino ad incontrare quei seni che lo avevano stregato poi le sue mani arrivarono a gingerle i fianchi, glieli strinse e con una leggera pressione verso il basso la fece abbassare, si abbassò poi fino all’altezza delle orecchie di lei e sussurrò “Ora ti scopo come sono sicuro gradirai” e una volta che queste parole furono emesse la lingua del ragazzo sfiorò l’orecchio di lei provocandole altri, splendidi brividi.
Le intenzioni di Claudio erano ovvie, aveva fatto si che Giada fosse a pancia in giù sul pavimento freddo di quella casa mentre il suo fondoschiena era leggermente rialzato, pronto ad accogliere quel cazzo tanto duro. Le mani di lui, senza eccessiva forza, accarezzarono quelle natiche e le allargarono leggermente permettendogli di guardare la fessura che presto l’avrebbe accolto e così avvicinò il suo bacino a quel
paradiso umido e pulsante, il cazzo entrò senza troppa fatica e per un istante, un istante che parve non finire mai rimase immobile a saggiare il piacere provocato dal calore del corpo di Giada.
Fu la ragazza a interrompere quel momento in cui il tempo si era fermato, diede un colpo con il bacino facendo sì che il cazzo di Claudio entrasse del tutto dentro di lei e iniziarono una danza erotica, ritmica, accompagnata da gemiti e piccoli urli. I loro corpi imperlati di sudore erano un tutt’uno ed erano completamente invasi dal piacere che gli aveva fatto dimenticare chi fossero e cosa ci fosse fuori da quella casa, per quei due ragazzi tutto il mondo era racchiuso in quelle mura e l’unico obiettivo della loro esistenza era godere e far godere l’altro nel modo più esplosivo possibile.
I colpi di Claudio parvero non perdere mai d’intensità, la visione di quel fondoschiena, quella posizione così animalesca e la trasgressione intrinseca a quel che stava facendo gli stava dando una forza che non credeva di avere e Giada sembrava apprezzare molto questo talento inaspettato.
“Si! Sono TUA! Sto impazzendo…Non smettere mai MAI!”
Claudio si accasciò leggermente su Giada fino ad aderire con il suo petto sulla schiena di lei in modo da accarezzarle i seni e baciarle la nuca
“Sei meravigliosa Giada…semplicemente Meravigliosa”
Le parole erano quasi incomprensibili, sostituite più che altro da gemiti e urli, da incitamenti a non fermarsi e altri suoni tanto noti a chi vive il sesso senza remore né tabù.
Dopo un tempo che i due non riuscirono a quantificare Claudio uscì da Giada ma senza aver esaurito la sua voglia di sesso e di donare piacere e così sollevò la sua amante, la spinse verso il muro e ne sollevò una gamba appoggiando il suo sesso duro sull’ingresso della fica di lei.
“Lo vuoi…ancora?”
Lei non rispose, sorrise, si leccò le labbra e con una mano prese il cazzo di lui spingendolo dentro fino ad emettere un gridolino di approvazione.
I loro corpi aderivano perfettamente, il seno di lei spingeva sul petto di lui mentre le loro bocche erano così vicine da incontrarsi sempre più spesso, incrociando le loro lingue mentre Claudio era ormai sul punto di esplodere, decise quindi di aumentare il ritmo regalando a Giada intensissimi ultimi momenti di quell’amplesso vietato e probabilmente irripetibile. Mentre il piacere di lui era alla soglia le contrazioni della fica di lei mandarono segnali inequivocabili accompagnati da gemiti sempre più forti, l’orgasmo la stava avvolgendo quando un caldo fiotto di sperma la riempì, i gemiti di lui si accompagnarono a quelli di lei e i baci si fecero frequentissimi, più lunghi, più intensi.
Quando i loro corpi smisero di vibrare dal piacere si accasciarono al suolo a pochi centimetri dai loro vestiti e a pochi metri dalla porta del bagno.
Le loro mani esploravano in maniera,quasi, innocente i corpi dell’altro quando lei interruppe il silenzio.
“Succederà ancora….Claudio?”
“Non lo so”.
Ringrazio tutti quelli che hanno avuto la pazienza di legger fin qui e soprattutto “Giada” che ha ispirato questa mia fantasia..Chissà se un giorno il suo Claudio si materializzerà davvero
 
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