Le due amiche vogliose, dal web

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°Monique°
view post Posted on 26/2/2010, 11:55     +1   -1





".frequentavo Anna da circa otto mesi. ci eravamo conosciuti in una calda ed afosa serata di fine agosto, una serata che ancora oggi ricordo in modo amaro perché persi per sempre la ragazza che amavo (purtroppo ricambiato in modo "anomalo").
Ma la colpa non fu di Anna. ma solo del mio stupido orgoglio.ma questa è una storia che non vi interesserebbe.
Comunque sia, Anna entrò nella mia vita e la segnò per parecchi mesi. all' inizio sembrava tutto stupendo, dolci momenti passati in teneri abbracci e serata in allegria con gli amici. ma.solo baci e carezze e poco altro.
Io avevo 20, lei 18.. ci amavamo (almeno credevamo di amarci) ma il sesso sembrava un tabu.
Quando nell'intimità della sua camera iniziavo a coccolarla sembrava sciogliersi, salvo poi irrigidirsi bruscamente quando la mia mano iniziava a scendere sul suo corpo; non mi mostrai mai seccato della cosa anche se in cuor mio iniziavo a soffrire di quella situazione. Forse non ero la Persona con cui sperava di farlo per la prima volta, o forse proprio l'essere vergine la bloccava. fatto sta che dopo otto mesi non conoscevo quasi il suo corpo.
Le cose iniziarono a raffreddarsi tra noi, lei iniziava a limitare le possibilità di rimanere soli, cercando di uscire sempre più spesso in compagnia. e fu proprio una di quelle sere che conobbi Chicca, la sua compagna di classe nonché la sua migliore amica: era l'esatto contrario di Anna.quest'ultima dolce ed ingenua nei suoi occhioni azzurri cui faceva da contraltare la freddezza nel manifestare emozioni "fisiche", quasi fosse una donna già matura e piena di responsabilità.
Chicca invece era esuberante ed inebriante nella sua freschezza.. i suoi diciottenni erano veri e la sua vivacità fu come un temporale per il mio spirito già così confuso.; si presentò a casa di Anna per riportarle dei libri e le sue prime parole furono: "Oh Anna, finalmente incontro il ragazzo che ti sopporta da oltre otto mesi!" Io, nell'imbarazzo più totale non sapevo se ridere di quella frase ( e probabilmente lo feci poiché ricevetti un'occhiataccia da Anna) o se fare finta di niente; iniziammo a parlare delle cazzate di cui parlano due persone che pensano a tutto tranne che a parlare, dimenticandoci quasi del tutto di Anna (lo so, dovrei vergognarmene, ma tant'è) lasciandoci con le solite promesse e frasi cretine "fatti rivedere" .."è stato davvero un piacere".
La rividi tre o quattro volte, sempre in compagnia ma non pensai mai a lei come una "botta sicura".era davvero amica di Anna ed inoltre usciva con un ragazzo decisamente carino, come il 90% delle donne del gruppo sosteneva.
Un venerdì sera chiamai Anna per uscire a bere qualcosa, ma lei rifiutò poichè l'indomani aveva un compito in classe.non so cosa mi prese ma cercai e composi il numero di tel. di Chicca..
"Ciao, sono Paolo.stai studiando anche tu?" "Per il compito di domani. si ma la voglia è sotto le scarpe.non esci con Anna staser?" Le raccontai il perché ed il per come e lei mi disse" Un venerdì buttato.?! "Già." e lì il colpo di genio del perfetto bastardo." a meno che non esca tu a bere qualcosa con me?" Mi aspettavo qualunque risposta negativa, ma le sue uniche parole furono" sono pronta tra 15 minuti" Bevemmo un paio di birre e naturalmente non ci volle molto per portare il discorso su Anna.lei sapeva della sua ritrosia verso il sesso e diceva che dovevo capirla, mi raccontava delle precedenti esperienze della mia ragazza, ma io continuavo a guardare quegli occhi verdi e quei capelli neri lisci appena sopra le spalle, la guardavo nella sua camicetta chiara che faceva risaltare appena il piccolo seno di Chicca.
Sentivo ancora le sue parole quando sfiorando la sua mano con la mia sentii i nostri corpi vibrare.lei tacque.i nostri occhi si persero gli uni negli altri.e in un attimo assaporai il sapore delle sue labbra.
Ci staccammo quasi subito. lei chiese di riaccompagnarla a casa.in auto nessuno dei due parlò e quando giungemmo sotto casa sua pensai che forse la cosa migliore era dimenticare tutto e chiederle scusa.
Fermai la macchina e mentre mi voltai verso di lei le sue labbra mi investirono ed a stento riuscii a rispondere al suo vigoroso bacio.. le mie mani cercarono il suo corpo e nonostante la scomodità dell'auto raggiunsero subito il suo collo per poi scivolare fino all'attaccature dei seni. piccoli e sodi ..solo allora mi accorsi che non portava il reggiseno ( che imbranato neh?) i suoi capezzoli si inturgidirono subito e dopo un rapido sguardo ai suoi occhi verdi mi tuffai in mezzo a quelle splendide tettine.. le sue mani si muovevano con sicurezza sul mio corpo eccitato e raggiunsero i miei pantaloni mentre io alternavo i miei baci e le mie leccatine sulla tetta destra ed il suo collo.
Dopo avere estratto dai boxer il mio cazzo (che stentai a riconoscere per le notevoli dimensione che aveva raggiunto in seguito a quella situazione) iniziò a giocherellarci percorrendo tutta l'asta con la punta delle dite fino a raggiungere la cappella ormai completamente in vista.la guardai e vidi una luce nei suoi occhi.non avevamo detto nulla ancora."Ora ti faccio vedere tutto quello che Anna non ti farà mai" disse rompendo il silenzio che circondava i nostri corpi. e così dicendo avvicino le sue labbra al mio cazzo e dopo piccoli baci lo ingoio tutto con maestria. La sua lingua guizzava intorno alla cappella sfiorandola appena facendomi sospirare ogni qualvolta all'improvviso decideva di far scomparire il cazzo tra le sue labbra.
Io intanto avevo raggiunto il centro del suo desiderio, era già sufficientemente bagnata la dolce Chicca, ma appena sfiorai le sue mutandine con le mie dita i suoi gemiti si fecero più acuti.. le scostai appena ed iniziai a titillare il i suoi pochi peli per divaricare lentamente le pareti della vagina.
"Ti prego scopami.. fregatene di Anna e scopami!" Cazzo, non capivo più niente e la feci alzare dal suo sedile per adagiarsi sul mio uccello reso bollente dalla accurata "preparazione" della sua bocca; non avevo neanche un preservativo ma Chicca non ci badò e sollevando si appena si calò con precisione sul mio cazzo rivelandosi anche lei molto calda. Fu lei a condurre inizialmente il ritmo mentre io risalivo le sue gambe e le toccavo il culo ancora fasciato della gonna nera che indossava.
Solo allora mi resi conto che stavo scopando la migliore amica della mia ragazza in una via neppure troppo isolata di una paesino di mille anime e che Anna abitava a meno di cinque minuti a piedi da lì. Incontrai di nuovo lo sguardo di Chicca, che con la camicetta sbottonata ed il seno nella penombra sembrava ancora più bella di quello che era."Godo Paolo. sei stupendo.." quelle parole mi sembravano un sogno ed invece erano reali e rimbombavano nella mia macchina. Spostai leggermente Chicca sul salirle sopra e scoparla con foga ma lei mi sorprese ancora voltandosi e incitandomi. "Prendimi, voglio sentirlo dentro mentre mi sfondi" La presi alla pecorina e chiamandola potevo stringendolo un seno mentre con l'altra mano sfioravo il suo piccolo orifizio anale. lei sussultava ad ogni mio piccolo tocco ed allora senza proferire parola estrassi il cazzo dalla figa per appoggiarlo alla porta posteriore..lei riuscì solo a dire:" Sfondami anche il culo, dai alla faccia di quella santarellina di Anna" e le fui dentro seppure con un po' di fatica.
Scopammo per quasi mezz'ora alternando le posizioni e quando fui sfinito lei si premuro di spompinarmi fino a ricevere il mio liquido bollente tra le labbra..la piccola dolce Chicca..
Solo allora, mentre Chicca si ripuliva dalle ultime gocce di sborra, riaprendo gli occhi vidi il viso di Anna paonazzo a non più di un metro dal mio finestrino.
 
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