| Il fatto è successo circa un paio di settimane fa, a casa di una mia carissima amica. Da anni ormai abbiamo l’abitudine di vederci il giovedì sera a casa di una delle due. Il più delle volte ci vediamo a casa mia, complice la sua poca voglia di guidare, ma in questa occasione avevamo deciso di fissare l’appuntamento a casa sua.
Alle otto e mezza precise suono il campanello. Mi apre dopo un minuto buono, salgo le scale (abita al secondo piano di un piccolo condominio) e trovo la porta già aperta. Entro in casa e la trovo ancora tutta intenta a prepararsi. Le chiedo per quale ragione è impegnata a mettersi tutta in tiro, dato che dobbiamo al massimo chiacchierare e vederci un film ma lei rimane molto sul vago. Mi dice solo che, forse, potrebbe passare un suo collega di lavoro per una mezz'oretta. Deve solamente consegnarle dei cataloghi, o qualcosa del genere. Non nascondo che la cosa mi da molto fastidio, dato che sono vestita in modo decisamente inadatto. Non sono una di quelle ragazze che per uscire di casa deve essere necessariamente al top. Io mi vesto e sistemo in funzione della destinazione. E dato che la destinazione al massimo può essere il divano di casa sua, ho indosso solo una tuta da ginnastica scura. Invece Eveline è intenzionata ad esibire una scollatura spaventosa ed un paio di pantaloni lunghi ma attillati, che hanno il subdolo scopo (ma allora ancora non potevo realizzarlo) di mettere in bella mostra il suo piccolo culetto sodo. Dato che il collega è in forse, mentre Eveline finisce i suoi meticolosi preparativi, io mi metto sul divano e accendo il televisore. Danno un film per famiglie , di quelli che parlano di avventure di cani abbandonati o cose simili. Non è il mio genere ma rimango comunque a guardarlo. Dopo una decina abbondante di minuti, la mia amica finisce (finalmente!) di tirarsi e si mette a sedere di fianco a me. A quanto pare la scena del cane che rincorre un bambino felice non è di suo interesse (e neanche di mio!), e quindi iniziamo a chiacchierare dei nostri fidanzati. La conversazione non va oltre i tipici argomenti che possono interessare noi femminucce. Dopo circa mezz’ora, puntuale come previsto (forse anche troppo), suona il campanello. Eveline si affretta ad aprire, e mentre il nostro ospite sale le scale, corre in bagno a darsi una velocissima ultima controllata lasciando a me il compito di aprire la porta. Magari quello si aspetta di trovarla a casa da sola e forse è convinto di concludere qualcosa con lei. Mi sfugge un piccolo sorrisetto perfido. Probabilmente Eveline ha scelto il giovedì apposta per farlo venire. Così ha un alibi per rimbalzarlo senza tante storie.
Bussa alla porta. Un solo "toc" deciso. - Arrivo! - e apro la porta. Ecco, devo dire che in quel momento rimango sorpresa. Non mi ero fatta nessun’immagine mentale di come poteva essere “il collega”. Ma sicuramente non me lo ero immaginato così.
E' abbastanza alto, sui 35 e con il fisico decisamente asciutto. Sicuramente deve fare qualche genere di attività fisica, magari palestra o nuoto, o qualcosa del genere. Aggiungo che ha anche un buon gusto nel vestire, anche se per i miei gusti è troppo griffato. Non mi hanno mai attratta molto gli uomini che ostentano. E lui è proprio di quel tipo. Comunque, lui deve consegnare ed andarsene lasciandoci proseguire la nostra serata, quindi lo faccio entrare un po’ sbrigativamente.
Nel frattempo Eveline ha finito il suo giro di controllo ed esce di corsa dal bagno per accogliere il suo collega.
Dopo i soliti convenevoli, Eveline invita l’aitante collega a spostarsi nel suo studio. Mi promettono di fare presto e si richiudono la porta alle spalle.
Dieci minuti dopo li vedo riapparire entrambi mentre escono dallo studio. Io nel frattempo ero andata in cucina a cercare una birra. Eve ne tiene sempre un paio (per queste sere) nel frigorifero.
Lui mi saluta e fa per andarsene quando Eve lo invita a restare per bere qualcosa. (Restare? E la nostra serata? Uff!)
Neanche a farlo apposta lui accetta di buon grado e mentre io torno in cucina a cercare di arrabattattare qualcosa di bevibile per il nostro (forzato) trio, loro si sistemano sul divano.
Lui fa lo spiritoso e lei la gallina che ride per ogni cosa. Vi giuro che mi da proprio fastidio questa situazione. Decido quindi di restarmene un attimo in cucina da sola, assaporando qualche secondo di tranquillità. Del resto vanno tanto d’accordo che probabilmente nemmeno si accorgeranno del mio ritardo.
Scopro con rammarico che, a parte l’acqua, da bere è rimasta solo una bottiglia di birra. Gli armadi della cucina non contengono nulla di più decente. Bottiglia e tre bicchieri. Esco dalla cucina, faccio i tre metri di corridoio che mi separano dalla sala ed entro. Resto lì impalata (secondo me dovevo avere un’espressione da fessa indescrivibile) davanti alla scena che mi si presenta.
Lui seduto sul divano a gambe divaricate mentre Eve glielo succhia come un’ossessa. Devo dire che quella scena mi fa eccitare. All’improvviso lui mi nota e mi fa cenno con la mano di venire lì. Sono un po’ titubante. Mi blocco. Eve si ferma, prende il suo grosso cazzo in mano e me lo porge, invitandomi a proseguire l’opera che ha iniziato. A quel punto credo che il mio angelo consigliere (chiamato coscienza, ricordo che eravamo entrambe fidanzate) decide di andarsene.
Una ragazza esordirebbe con frasi tipo “non so cosa mi sia capitato” o “non è da me”, ma dato che nessuno in rete mi conosce sarò sincera. Ho voglia del suo cazzo. Ho voglia di scoparmi qualcuno con Eve, per vedere fino a quanto ci spingeremo avanti e soprattutto, ho voglia di farmi possedere da quel tizio. Questi sono i motivi per cui accetto l’invito di Eve. Cosa succede dopo?
Eve si sposta sul divano e io mi inginocchio al suo posto. Con una mano gli stringo leggermente le palle e con l’altra gli meno il cazzo. E' bello grosso e completamente depilato. Appena me lo metto in bocca mi si spegne il cervello. E' bollente ed ogni volta che la mia bocca sale e scende lo sento pulsare di voglia. Eve non perde tempo. Gli slaccia la camicia leccandogli il petto muscoloso per poi salire e baciarlo sulla bocca. Non ricordo quanto siamo andate avanti così, però la mia voglia sale sempre più e il suo cazzo in bocca non mi basta più. Continuando a succhiare mi scopro i seni, convinta in una sua reazione. Reazione che arriva subito. Mi prende per la testa e mi toglie in malo modo. Allontana Eve con una spintarella e si alza in piedi. Io sono ancora in ginocchio e mi trovo il suo cazzo davanti alla faccia. Si toglie i pantaloni e mi fa alzare. Mi sbatte sul divano alla pecorina e, prendendomi per i fianchi, mi spinge dentro fino in fondo il suo grosso uccello. Mi sfugge un gemito di piacere e lui inizia a sbattermi con decisione. - Ti piace di più adesso puttana?
La mia eccitazione è alle stelle. Sto godendo come una vacca. Avanti e indietro, avanti e indietro. E ogni spinta che da sento le sue palle sbattere contro la mia figa. Sto impazzendo. - Avanti , spaccami bastardo.
A quel punto Eve, che si sente esclusa, si mette davanti a me e inizia a baciarmi. Non sono né lesbica né bisessuale, ma in quel contesto non mi dispiace affatto. Il nostro toro a questo punto si ferma, fa ben attenzione a non venire. Mi sdraia sul divano supina ed Eve si mette alla pecorina sopra di me. Il collega le pianta il cazzo dentro esattamente come aveva fatto con me. Eve incassa la bordata e sta in silenzio, il viso contorto in una smorfia mista di dolore e di piacere. Mentre si fa montare come una cagna, la costringo a leccarmi la figa per bene. Non si tira di certo indietro. Sento la sua lingua lungo tutta la figa. Mamma mia, mi sta facendo impazzire. Ormai sono bagnata fradicia e non capisco più niente. Inizio ad ansimare per il piacere , e la cosa sembra eccitare ancora di più il nostro torello, perché prende a spingere con più foga. Anche Eve si fa sentire. Cazzo, sto letteralmente impazzendo! E lui sembra non avere nessuna intenzione di venire. Si toglie da Eve all’improvviso e le dice di inginocchiarsi sul pavimento; a me dice di mettermi alla pecorina sul tappeto. Eve è in ginocchio che lo fissa vogliosa. Lui si abbassa e le prende il mento tra le mani. Le sputa in bocca e lei prende il suo cazzo e se lo mette in bocca. Non voglio che glielo succhi. Voglio il suo cazzo dentro e lo voglio subito. Inizio a toccarmi gemendo volutamente. Sono a novanta sul tappeto e la vista del mio culo sembra piacergli. Si inginocchia e mi punta il cazzo bagnato con la saliva di Eve nella figa. - Avanti, spingi! Fammelo sentire dentro!
Lui però ha ben altri programmi per me. Toglie il cazzo e me lo spinge di colpo nel culo. Urlo per il dolore. Mi sono fatta inculare dal mio fidanzato qualche volta, ma è ancora stretto. E il mio fidanzato non è sicuramente dotato come questo animale. - Questa sera ti rimando a casa aperta in due!
Il male è insopportabile ed il tappeto mi gratta contro le ginocchia. Mi fa un male cane, ma mi piace. Ad ogni stoccata sento un brivido freddo lungo tutta la schiena. Eve intanto è sdraiata davanti a noi supina e si tocca. Vuole che le ricambi il favore. E così faccio. E' calda, bagnata e mi eccita da morire. Non ce la faccio più. Sto per venire. Lui se ne accorge ed inizia a pompare con più foga. Il mio culo ormai è completamente sfondato. Vengo urlando come una di quelle puttane nei film porno. Mi avranno sentita almeno a tre isolati. E mentre vengo continua a pomparmi senza pietà. Viene subito dopo anche Eve nella mia bocca. Bevo tutto di buon grado. Ora tocca a lui. Si toglie, noi ci avviciniamo al suo cazzo rimanendo in ginocchio fradice e sfondate. Il suo orgasmo è dirompente. Ne abbiamo entrambe in bocca, sulle tette, addosso. E' calda. Io ingoio tutto subito. Eve mi si avvicina e mi fa colare in bocca dalla sua il nettare del desiderio. Ingoio anche quello. Lui sembra gradire molto. Ci sdraiamo sul tappeto distrutti. Ho il culo che mi fa ancora male. Lui si alza, si veste e se ne va poco dopo.
Mamma mia che scopata! Ho ancora voglia però. Ci siamo salutati, con l’intenzione di ripetere di nuovo l’esperienza. Indimenticabile!
|
