IL NUMERO PERFETTO, dal web

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<Jocker>
view post Posted on 15/3/2012, 21:09     +1   -1




In quella posizione non poteva vederlo in faccia, ma riusciva a immaginare la sua espressione soddisfatta e carica di attesa. Proprio per questo, sollevò il sedere e inarcò maggiormente il bacino, porgendo il sesso al suo sguardo e alla sua bocca, gustando l’eccitazione di lui, che percepiva nell’aria.
Era un rapporto di lunga data, il loro. Ma i gesti conservavano il sapore della novità, pur essendo guidati da un’intesa che si era affinata col tempo. Mentre aspettava di sentire il tocco della sua lingua, ripensava a quel ragazzo timido e impacciato con i pantaloni rossi che l’aveva baciata tanti anni prima. Alle cose che avevano scoperto insieme. Alle gioie assaporate, che erano molte. Sorrise al ricordo.

Lui si chinò sulle sue natiche e prese a baciarle scendendo poco a poco verso le grandi labbra, depilate e lisce come voleva. Mentre allungava la lingua appena inumidita da una goccia di saliva, un’accelerazione del cuore lo richiamò all’eccezionalità del momento. Sapeva che anche lei era eccitata quanto lui. Del resto lo avevano voluto e deciso insieme, non senza paura, ma con un forte desiderio. Come unica regola avevano stabilito che lei dovesse essere bendata per tutto il tempo, e così aveva fatto.
Appoggiò la punta della lingua al centro della vagina spingendo leggermente per farne uscire il sapore agrodolce.

Un brivido le percorse la schiena mentre allungava la mano in avanti a cercare, a tentoni, l’altro membro. Se nel pensiero l’aveva già fatto a tre, nella realtà era la prima volta in cui si trovava con due uomini. All’inizio aveva rifiutato caparbiamente l’idea, come faceva sempre quando scacciava una proposta che in realtà, in fondo in fondo, la attirava… Infatti lui glielo diceva sempre, che i suoi “forse” erano “no”, e i suoi “no” erano invece dei “sì”. Toccò il pene, già duro, e fece scorrere la mano abbas-sandone la pelle. Aveva voglia di assaggiarlo, ma senza fretta.

Lui cominciò a penetrarla, lentamente e dolcemente, come amava fare. I suoi sensi all’erta per cogliere ogni minimo segnale del suo corpo. Sentiva il suo respiro farsi più profondo. Afferrò un mugolio sfuggito dalla sua bocca. Stranamente non provava gelosia per quell’uomo inginocchiato davanti al viso di sua moglie. Loro coetaneo, piacente, li aveva colpiti per la sua capacità di sedurre con le parole. Forse era proprio per quello che l’aveva scelto: in qualche modo completava un aspetto in cui si sentiva ca-rente, quella sua difficoltà a esprimere i sentimenti, a dirle quanto l’amava, la desiderava. Il loro compagno di quella notte, invece, sembrava nato con questo dono. La colmava di complimenti e apprezzamenti, mai banali, mai ripetitivi, per nulla di circostanza.
Anche lei gradiva quelle attenzioni discrete e puntuali. Senza che si fossero mai visti prima, l’aveva corteggiata per email, sms, bigliettini. Così era nata l’idea di una notte a tre, una parentesi nella loro vita di coppia.

Lei si sfilò e indicò a suo marito di sdraiarsi a pancia in su. Con delicatezza si sedette sopra di lui, sentendolo farsi strada in lei. Era una posizione che piaceva a en-trambi e dalla quale ricavavano il massimo piacere. Si muoveva piano, facendolo pene-trare sempre più profondamente; una sensazione di godimento risaliva dalla vagina e le allagava il ventre.
Si sentiva strana, più eccitata e meno imbarazzata di quanto avesse temuto. Provava molta affinità anche con il secondo uomo. Trovava che si fosse inserito bene tra loro due. “Sotto ogni profilo”, aggiunse tra sé e sé con un sorriso quando la sua ma-no le accarezzò le natiche e si insinuò nel solco. Un po’ le dispiaceva non vederlo in fac-cia, ma era anche intrigata dal buio che la avvolgeva come un mantello protettivo. L’uomo intanto la cingeva alle spalle e le accarezzava i seni e la schiena. Le stava baciando il collo sussurrandole il suo desiderio. Lei sorrise nuovamente.

I due uomini sembravano un team affiatato e ora si alternavano per darle il massimo piacere, stimolando insieme i luoghi più segreti del suo corpo. Le combinazioni possibili erano in effetti moltissime e tutte producevano in lei brividi inaspettati. La sua mente era confusa; pensò che certamente l’indomani non sarebbe riuscita a ricordare i dettagli della serata: le sarebbe rimasto solo un sentimento vago di piacere e stordimento.
Tutto in lei rispondeva alla passione dei due. I nodi si erano disfatti, le resisten-ze svanite. Una totale disponibilità. Lui la fece voltare nuovamente per prenderla da dietro, mentre il compare la penetrava davanti. Lei si lasciò sfuggire un gemito, difficile dire se fosse di piacere o piuttosto di sorpresa. Sapeva che in quella posizione nessuno dei tre avrebbe resistito a lungo…

Mentre l’eccitazione montava in lui, il marito sentì il cuore sciogliersi: i sentimenti che teneva spesso così rinchiusi si fecero strada nel suo petto e sgorgarono come parole dolci e dirette. Prese a dirle tutto quello che in tanti anni non era mai riuscito a esprimere come avrebbe voluto. Incurante della presenza dell’altro, le confidò il suo amore, mai venuto meno, anzi cresciuto; l’immensa gratitudine per gli anni passati insieme; il desiderio di continuare ad amarla per sempre.
Il corpo di lei rispondeva a queste parole e il piacere la avvolse. Un godimento più forte e profondo del solito, proveniente dal cuore più che dal clitoride. Uniti nel piacere, le parole si confondevano ai gemiti, i gesti del sesso a quelli dell’affetto. Lui si sentì svanire in lei, mentre lei era nuovamente afferrata dal brivido dell’orgasmo. Lo assaporò fino all’ultimo istante.

Riversi nel letto, si abbracciavano, ridevano, dicevano con le labbra ciò che già il cuore sapeva. Una felicità profonda li invadeva.
Fu solo dopo un certo tempo che lei chiese il permesso di togliere la benda. Stra-no, quasi non faceva più caso di averla indossata. Lui la sciolse e lei strabuzzò gli occhi per abituarsi alla luce del mattino che rischiarava la stanza. Ricordò che quando l’aveva bendata il sole stava ancora tramontando. Avvertì subito una sensazione di vuoto, un dettaglio incongruente. Si guardò intorno e il suo sguardo si fermò sullo sguardo sorridente del marito. Possibile, che dopo una notte di passione a tre, fossero soli loro due? E l’altro? Eppure era sicura che nessuno fosse uscito dalla stanza.

Guardò ancora negli occhi l’unico amore della sua vita. Lui le disse semplicemente “Sì”. E lei capì che, quella notte, i due uomini si erano fusi in uno solo, capace di amarla con tutto se stesso.

 
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